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Marina Cicogna e il flirt con Alain Delon: “Quando trovai quel biglietto impazii”

Marina è stata la prima produttrice al mondo a vincere l’Oscar con ‘Indagine di un cittadino al di sopra di ogni sospetto’. Il nonno di Cicogna ha fondato il Festival di Venezia e lei lo ha ricordato così: “Nel 1932 questo signore, vede che gli attori americani vanno in vacanza a Venezia e per aiutare i suoi alberghi tira su un lenzuolo per proiettare film”. Una grande soddisfazione per Marina Cicogna, ricevere il David di Donatello come ha sottolineato al ‘Corriere della Sera’: “Mi fa molto piacere. È successa una cosa inattesa e bizzarra, da qualche anno si ricordano di me. Incontrai Giorgio Napolitano quando era Presidente e mi disse, lei ha fatto tanto per il cinema. Sì ma non ho mai avuto nessun riconoscimento, risposi. Tre giorni dopo mi chiamò il Quirinale, lei ha avuto un Cavalierato al merito. Poi mi richiamarono, ci siamo sbagliati, è Grand’ufficiale della Repubblica”.

Marina Cicogna e il flirt con Alain Delon

Un argomento dell’intervista a Marina Cicogna è stato riservato al flirt con Alain Delon“Alain a Megève lasciò sotto la porta di una stanza d’hotel che condividevo con Ljuba Rizzoli, bellissima, un biglietto: ti aspetto nella camera 104. Mancava il destinatario. Strappai il biglietto dalle mani di Ljuba e mi precipitai io. Ero la ragazzina invaghita di un mito, galleggiai sospesa in un’altra dimensione per qualche settimana. Florinda, la conobbi a Parigi a casa di Elsa Martinelli e Willy Rizzo. Lei era appena tornata da una vacanza a casa Kennedy. La trovavo molto speciale, solare, libera, disinibita, fisico asciutto, sorriso infantile, aspetto un po’ androgino. Era stata executive hostess della compagnia aerea Varig, accompagnava i passeggeri più famosi. Ci siamo conosciute poco a poco. Alle sue scappatelle davo poco peso, ma si rifiutava di accettare la mia con Benedetta, che dovette nascondersi in un armadio, tra i miei vestiti. Ci vivo da quasi 40 anni”.

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