Marina Donato è stata la seconda moglie del famoso conduttore radiofonico e televisivo Corrado Mantoni, morto nel 1999. Nata nel 1949, Marina Donato ha lavorato per anni come segretaria dell’azienda di spettacoli in cui lavorava anche Corrado Mantoni; i due si sono conosciuti li per la prima volta e poi si sono innamorati. Insieme a Mantoni, Marina Donato ha intrapreso una carriera nel mondo dello spettacolo diventando produttrice e autrice televisiva e collaborando alla creazione di alcuni dei programmi più noti della televisione italiana come: “La Corrida”, “Buona domenica”, “La prova del cuoco”, “Forum” e molti altri.
Marina e Corrado hanno convissuto per ben 27 anni, il loro amore non era ben visto dagli italiani perché lei aveva solo 24 anni mentre lui ne aveva 48, nonostante tutto i due si sposarono nel giugno del 1996. La coppia non ebbe figli ma Marina Donato si occupò di Roberto, il figlio che Corrado aveva avuto dal precedente matrimonio con Luciana Guerra (morta nel 2005). Non si sa molto del legame tra Marina e Roberto ma ciò che si può ipotizzare è che dopo la morte di Corrado probabilmente i due furono più uniti.
Dopo la morte di Corrado Mantoni, Marina Donato nel corso delle interviste e durante la partecipazione ad alcune trasmissioni televisive tra cui il “Maurizio Costanzo Show”, si limitò a parlare del marito e a ricordare lui e il loro legame nel migliore dei modi. Il ricordo più bello della loro storia d’amore è stato rivelato da Marina a Maurizio Costanzo, 16 anni dopo la morte del marito: “Il ricordo più bello è la sveglia al mattino. Io per almeno dieci minuti non parlo, non ascolto e non faccio nulla e Corrado aspettava che io entrassi in sintonia con il resto del mondo. A un certo momento regolarmente mi diceva: ‘Se po’ parlà?’. E li incominciava la nostra giornata”.
Marina Donato svela la scommessa fatta con Corrado prima della sua morte
Nel corso dell’intervista, Marina Donato ha rivelato un grande timore che il marito Corrado aveva: “Ancor prima di ammalarsi per l’ultima volta era solito dirmi: nessuno si ricorderà più di me. Gli proposi una scommessa: io dico che non sarà così. L’ho vinta io quella scommessa e so che lui dall’al di là lo ha visto”. Oggi, di Corrado, le manca tutto, ma c’è un momento in particolare che rimpiange di più: “Al mattino io per almeno 10 minuti non parlo, non ascolto e non faccio nulla e Corrado aspettava che io entrassi in sintonia con il resto del mondo. A un certo momento regolarmente mi diceva: Ora se po’ parlà? E li incominciava la nostra giornata”.