Durante la conferenza nazionale Connect, Mark Zuckerberg, CEO di Facebook, mostra la nuova direzione che prenderà il suo social. Cambia il nome: d’ora in poi si chiamerà Meta, e si baserà sul concetto di metaverso, una realtà aumentata ideata da Neal Stephenson nei suoi libri. Zuckerberg vuole portare però questa idea nella realtà. La realtà virtuale potrebbe davvero cambiare la nostra vita, social e non. Inizia la rivoluzione digitale 2.0.

Zuckerberg di nuovo pronto a cambiare il mondo con il suo nuovo social

Durante la conferenza Facebook Connect di ieri, 28 ottobre 2021, Mark Zuckerberg ha fatto importanti annunci. Dopo lo scandalo causato da Frances Haugen che ha fortemente minato la credibilità del colosso americano, il CEO dell’azienda annuncia che Facebook cambierà nome e logo. Si chiamerà Meta ed avrà un infinito come simbolo.

Meta come metaverso la nuova tecnologia su cui Zuckerberg sta lavorando già da parecchio tempo basandosi sll’idea proposta nel libro di fantascienza cyberpunk, Snow Crash (1992), di Neal Stephenson. Il metaverso è stato definito dallo scrittore come una realtà virtuale aumentata in cui le persone possono connettersi tramite la loro connessione ad internet. Nei libri di Stephenson il Metaverso si presenta come una sfera nera gigantesca di 65536 chilometri di circonferenza, divisa in due all’altezza da una sorta di equatore, una strada percorribile tramite una monorotaia con 256 stazioni, ognuna ad esattamente 256 km di distanza. In questa realtà virtuale gli individui possono costruire qualsiasi tipo di edificio, visitabile anche dagli altri utenti. Quella di Stephenson è una visione futuristica dell’internet estremamente moderna. Esempi di metaverso sono considerati i MMORPG e le chat in tre dimensioni come Second life o Active Worlds.

“Il metaverso è il prossimo capitolo di internet, è fatto per connettere le persone e Horizon è la piattaforma che stiamo costruendo”, ha così cominciato Zuckerberg lanciando il nuovo nome del proprio social, Meta. “Siamo visti come un social media ma nel nostro DNA siamo una società che costruisce tecnologia per connettere le persone. Mi auguro che nel tempo saremo visti come una società di metaverso”. Dunque cambia il nome ma non le prerogative aziendali: avvicinare le persone e permettere di passare del tempo insieme.

Secondo Zuckerberg, inoltre, nel prossimo decennio, il metaverso raggiungerà oltre 1 miliardo di persone. E come sempre, l’imprenditore non ha alcuna intenzione di rimanere indietro. La rivoluzione digitale 2.0 lo attende. Ci attende.

Cristina Caputo

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