Avrebbe compiuto oggi 97 anni Marlon Brando, uno dei più grandi attori americani di tutti i tempi. Vincitore di due Oscar, ha innovato profondamente la recitazione cinematografica rompendo con il classicismo hollywoodiano. È passato alla storia con i suoi leggendari personaggi come il colonnello Kurtz e Don Vito Corleone
Sin dagli anni 50′ Marlon Brando ha portato una ventata di aria nuova nel cinema americano. Fu il primo attore a rompere con il classicismo hollywoodiano diventando uno dei primi interpreti americani del Metodo Stanislavskij. Il grande attore americano riuscì con esso a conquistare il pubblico immedesimandosi empaticamente con il personaggio da interpretare. Il suo fu un approccio psicologico che ruppie con la troppo teatrale recitazione dell’epoca. Per questo sin da subito si distinse come grande interprete negli anni 50′ in “Un tram che si chiama desiderio” e “Fronte del porto” che gli valse il suo primo Oscar come migliore attore protagonista.
Il cinema e il mito Marlon Brando
Tra le grandi interpretazioni che hanno fatto entrare Marlon Brando nella leggenda c’è senza dubbio quella di don Vito Corleone in “Il padrino” di Francis Ford Coppola. Qui il famoso attore americano ci regala un personaggio intenso simbolo del mistero e dell’omertà della mafia. Lo fa addirittura deformando se stesso grazie all’uso di un apparecchio dentistico per modificare la mascella passato poi alla storia. Marlon Brando con Coppola anche interpretato un altro personaggio cult dando vita al colonnello Kurtz di “Apocalypse Now”. Un personaggio che, pur perennemente in penombra, riesce a trasmettere sul grande schermo un potere quasi divino. Infine ricordiamo il contributo di Brando al cinema europeo. È lui a vestire i panni di Paul in quel capolavoro controverso di “Ultimo tango a Parigi” di Bernardo Bertolucci regalandoci un personaggio diviso tra sensualità , follia ed erotismo.
Stefano Delle Cave
