È ormai trascorso parecchio tempo da quando le indagini su Marte hanno preso il via e da allora sono diverse le scoperte che hanno permesso di arricchire il nostro bagaglio di conoscenze frammentarie sul Pianeta rosso. Per non parlare dei sorprendenti passi avanti nell’esplorazione dello spazio che sono stati compiuti negli ultimi anni. Basti pensare alle ricerche della sonda Curiosity, che hanno portato all’individuazione di antichi laghi. Oppure alla produzione di una piccola quantità di ossigeno, sufficiente per dieci minuti di respirazione di un astronauta, ad opera di MOXIE (Mars Oxygen In-Situ Resource Utilization Experiment), il dispositivo presente a bordo di Perseverance, il rover a sei ruote atterrato il 18 febbraio scorso. Sfortunatamente, però, benché si tratti di risultati straordinari, stiamo comunque parlando di esperimenti “a distanza”. Raffronti ravvicinati con il corpo celeste non ci sono ancora stati e la possibilità che l’uomo possa mettervi piede è altresì remota.

Tuttavia, molto presto potranno cominciare le prime analisi dirette e ad annunciarlo è stata la Nasa stessa. Stando a quanto riferisce l’Ansa, infatti, l’agenzia spaziale ha comunicato che i primi campioni marziani saranno prossimamente riportati sulla Terra per essere studiati.

Sarà davvero Marte la nuova frontiera dell’umanità?

Dalle pianure rocciose, temperature simil-glaciali e una grandezza corrispondente a circa la metà del globo terrestre, Marte non possiede certo quelle caratteristiche che lo renderebbero un posto ospitale. Eppure, negli anni l’interesse nei suoi confronti si è rafforzato. Forse perché gli scienziati (e non solo) sono orientati alla scoperta, o addirittura alla creazione, di condizioni favorevoli che permetterebbero di renderlo una valida alternativa al mondo da noi conosciuto e vissuto. O chissà, magari si tratta solamente di mera conoscenza accademica. Sta di fatto, al di là di ogni problematica del caso (prima fra tutte, l’elevata radioattività), che tutto questo sta continuando ad alimentare i sogni di una conquista umana dello Spazio. E Jeff Bezos e Elon Mask, per citarne alcuni, ne sanno più di qualcosa a riguardo!

Ad ogni modo, tornando un attimo con i piedi per terra, nel vero senso della parola, un altro grande passo sta per essere compiuto. Secondo quel che riferisce l’Ansa, la Nasa ha in mente di far partire un missile dal pianeta vicino per poter analizzare i i dati e i campioni raccolti da Perseverance. Un evento cruciale, in quanto rappresenta il primo lancio effettuato da un luogo che non sia la Terra, e per l’occasione è stato scelto il Lockheed Martin per il Mars Ascent Vehicle. Il suo compito sarà quello di trasportare “le prime rocce, i sedimenti e i primi campioni” si legge nell’Ansa.

Insomma, è chiaro che le deduzioni che si ricaveranno da questi studi avranno un effetto decisivo sulla considerazione marziana attuale. Ma siamo sicuri che sia questa la chiave per il futuro dell’umanità? Non possiamo far altro che attendere.

Scritto da Diego Lanuto.

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