ATP Stoccarda e ATP Queen’s. Matteo Berrettini ha messo nella sua personalissima bacheca i due tornei, certamente minori, disputati sull’erba dopo essere tornato nel mondo del tennis giocato con l’operazione alla mano ormai alle spalle. Il ragazzo romano, intimamente, ha messo nel mirino la grande manifestazione di Wimbledon che lo scorso anno lo ha visto come finalista perdente.

Le parole di Matteo Berettini dopo la vittoria degli ATP Queen’s

Matteo Berrettini

Sono davvero troppe emozioni – dice Matteo Berrettini con un sorriso grande così dopo la vittoria degli ATP Queen’s. L’ultima cosa che mi sarei aspettato era vincere due tornei di fila dopo un’operazione alla mano destra e tre mesi fuori. Non voglio piangere, cercherò di non farlo. Papà mi ha chiesto, dopo la semifinale, se dovesse venire o no. Gli ho detto che comunque sarebbe andata avrebbe comunque avuto un buon ricordo, quindi è venuto. A Stoccarda sensazioni non positive? Facevo fatica, non colpivo bene come prima, e ho detto al team che sarebbe stata davvero dura. Ma forse è perché sono italiano, e noi italiani tendiamo a lamentarci troppo. Ogni volta che arrivo al Club, prima mi perdo. Poi arrivo al corridoio dove ci sono tutti i vincitori e vedo me insieme a gente come McEnroe, Connors Becker. È un onore e un privilegio. Mirino su Wimbledon? Intanto mi godo questo inizio incredibile, il migliore che avrei mai potuto immaginare. Poi vediamo…

Photo Credit: via Twitter, @atptour

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