Calato il settebello in carriera per Matteo Berrettini, nuovo campione degli ATP Queen’s 2022. Il tennista italiano è riuscito nell’impresa di difendere il titolo del capoluogo anglosassone conquistato esattamente un anno fa. È il secondo torneo consecutivo vinto dal romano dal suo rientro in campo dopo l’operazione sostenuta alla mano destra: dopo aver trionfato negli ATP Stoccarda battendo Andy Murray nella finalissima, la racchetta nostrana ha mantenuto la corona londinese dimostrando di avere un feeling pazzesco con la superficie erbosa. Un grande biglietto da visita per Berrettini che adesso si riposerà per presentarsi più carico che mai ai nastri di partenza di Wimbledon. Obiettivo: riprendersi ciò che fu tolto da Novak Djokovic nella finale dello scorso anno. Ovvero il titolo.
Matteo Berrettini campione di Londra: piegato in soli due set Krajinovic

Uno straordinario Matteo Berrettini si è laureato campione degli ATP Queen’s per la seconda volta consecutiva. Un successo netto e strameritato per l’azzurro che ha sofferto in rari tratti del torneo dimostrando di essere nettamente il migliore tra i partecipanti. È la seconda affermazione nel giro di poche settimane per l’italiano che è stato costretto a saltare gli ultimi, importanti, tornei per l’intervento chirurgico alla mano. Il romano è riuscito a piegare Filip Krajinovic vincendo agevolmente i primi due set della partita: 7-5, 6-4 il punteggio finale che ha spianato la via della vittoria al campione romano. Niente da fare per il serbo, avversario pericoloso ma mai davvero all’altezza del gioco della racchetta nostrana.
È il settimo titolo della carriera di Berrettini che punta fortemente, adesso, la manifestazione di Wimbledon. Il ragazzo vuole riprendere il discorso bruscamente interrotto in finale da Novak Djokovic, numero uno del mondo, non più tardi di un anno fa. Con questo feeling straordinario con l’erba, tutto sembra essere davvero possibile.
Le dichiarazioni a fine gara
“Sto provando tante emozioni, vincere due tornei dopo un infortunio è l’ultima cosa che mi sarei aspettato. Grazie al mio team, va dato merito a loro – ha detto il campione dell’ATP Queen’s –. A Stoccarda non colpivo come volevo, ma sono riuscito a portare a casa il titolo. Ogni volta che cammino al Queen’s vedo i nomi dei campioni passati. Sapere che adesso ci sarà il mio nome per due volte su quelle pareti è una grande emozione. Questo non è un torneo di preparazione a Wimbledon, questo è il Queen’s, uno dei tornei più prestigiosi del circuito. Dalla prossima settimana cambierà l’obiettivo“
Lunga vita a re Matteo.
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