Dopo gli innumerevoli anni passati a difendere i colori della Ferrari, la storia d’amore è giunta al capolinea lasciando fuori dal Circus più importante e famoso delle quattro ruote uno dei protagonisti (raramente in positivo) del carrozzone: alla fine della scorsa stagione, complicata e sottotono esattamente come la partenza di questo nuovo Mondiale 2023, la Rossa di Maranello e Mattia Binotto hanno deciso di dirsi addio. Il posto dell’ex team principal è stato preso da Frederic Vasseur, antico alfiere di Alfa Romeo e l’ingegnere nato a Losanna è rimasto senza una scuderia in questa annata. Situazione che poteva cambiare già in questa stagione con l’ex ferrarista che è stato cercato, senza successo, da Alpine.

Cosa bolle nella pentola personale di Mattia Binotto?

Mattia Binotto
(Photo credit: ferrari.com)

La fine traumatica del rapporto tra Ferrari e Mattia Binotto non ha sorpreso, ovviamente, nessuno. Le prestazioni delle vetture di Charles Leclerc e Carlos Sainz non hanno mai combattuto per vincere il Mondiale 2022, ma le prospettive non sono certamente migliorate dopo l’arrivo del nuovo team principal francese. Era tutto colpa dell’ex ingegnere oppure il Cavallino Rampante deve “lavorare più affondo” nella progettazione della macchina? Un dubbio che potrebbe essere venuto ad Alpine che nell’ultimo periodo avrebbe contatto l’ex ferrarista sondando il terreno.

Secondo quanto riportato da formu1a.uno, infatti, il team Renault (ha cambiato nome, ma sempre quello è) non sarebbe per nulla soddisfatto dell’operato di Otmar Szafnauer. Il team principal è arrivato nel 2022 e sotto il suo regno ci sono stati ben pochi acuti. La macchina è lenta e problematica, situazione analizzata attentamente proprio da Fernando Alonso che ha deciso di migrare in Aston Martin all’inizio di questa nuova stagione. Cosa ha risposto Mattia Binotto all’Alpine? L’italiano avrebbe gentilmente declinato l’offerta, conscio di non potersi permettere ulteriori  brutte figure che rallenterebbero, forse definitivamente, la sua carriera in Formula 1.

(Photo credit: ferrari.com)

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