Si è conclusa l’ultima tappa del tour di Michele Bravi La geografia del buio, con cui esprime tutta la gioia di tornare a cantare davanti al pubblico. Il cantante è pronto ora cavalcare il palco di Sanremo, una rinascita dopo il periodo oscuro che lo ha allontanato dalla scena.
Michele Bravi racconta il suo dolore in tour
Live al Teatro degli Arcimboldi di Milano, Michele Bravi ha potuto chiudere il suo tour con uno show emozionante e ricco di racconti anche dolorosi. La geografia del buio è stato un evento per cui il cantante si è speso tanto, più volte rimandato è andato finalmente in scena con le canzoni che gli hanno permesso di percorrere la strada della sua rinascita dopo il periodo di crisi avuto a seguito dell’incidente del 2018.
Grazie al suo posto sicuro, il palco, è riuscito a esprimere tutto il dolore che lo ha pervaso in questi anni, e di cui è stato vittima per molto tempo.
Ora il dolore rimane, ma non è più vittima, è riuscito ad accettarlo, a entrare in pace con esso; un viaggio durato molto tempo ma che ora trova luce e coraggio di tornare a raccontare.
Lo show era diviso in due parti. La prima parte è un vero e proprio “viaggio nel buio”, che si apre con le parole dello scrittore italiano Andrea Bajani. Si racconta di un bambino che vive un dolore con cui trova similitudine, e la sua avventura nello cercare di affrontarlo, partenendo dalla canzone che da il titolo all’album.
La seconda parte è invece caratterizzata dalle canzoni del passato, uno show che parla della sua storia, di quello che ha vissuto con cui entra in qualche modo finalmente in sintonia, e parla delle persone che si amano, che riescono a prendersi cura del buio degli altri.
Un ultimo viaggio ricco di emozioni e di verità, che si alterna tra il cantato e il recitato.
“Questo spettacolo nasce da un disco che ho pubblicato a gennaio. È stato un percorso professionale ma soprattutto umano dove ho imparato che nel buio ci si può passare attraverso. Immaginavo dì portarlo sul palco, ma solo adesso succede. Ho lavorato con una squadra tecnica tra le prime in Italia. È stato un incontro di anime importanti. Volevo che ci fosse un’esperienza nel dolore. Tutti hanno una storia dì buio. Questo spettacolo spero dia una bussola per attraversarlo”.
Un ultima importante prova per il cantante, in cui è riuscito a mostrarsi senza remore, prima di affrontarne un’altra.
Michele Bravi tornerà infatti sul palco dell’Ariston di Sanremo con Inverno dei fiori, dopo avervi partecipato nel 2017 con Il diario degli errori. La canzone parla dell’amore, un inno all’amore vero e al bisogno di averlo nella propria vita: “Quando si ama non esistono le stagioni, le corse, il fiato spezzato. Il tempo si dilata, si allunga, si tende come un elastico. Chi ama ha il dono di vivere più lentamente il percorso di un’esistenza e assorbire il tempo come occasione per abitare dentro i dettagli”, è quello che ha spiegato il cantante.
Miche Bravi ha anche avuto modo di esprimere tutta la gioia di tornare live, e di cantare di nuovo davanti ad un pubblico che cantava insieme a lui: “Non abbiamo potuto fare il nostro lavoro per due anni e sapere che il pubblico c’e ancora è un messaggio si ripartenza bellissimo. Oggi è il mio compleanno e siete voi il regalo più grande. Ed è bello suonare a Milano, dove ormai vivo. Sono passati tre anni dalla mia ultima volta.”
Potremo tornare ad emozionarci con lui quindi dall’1 al 6 febbraio, quando comincerà il Festival di Sanremo, grazie ad un testo intimo e romantico scritto da Bravi con Cheope e Raige su melodia di Federica Abbate, Katoo.
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