Michèle Mouton: un uragano rivoluzionario

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Di Redazione Metropolitan

Michèle Mouton pilota rally
Michèle Mouton – Photo Credit: Metropolitan Magazine (redazione motori)

La rubrica di W-on Track si apre con una figura rivoluzionaria e combattiva (non solo in pista): ecco l’identikit di Michèle Mouton, la prima donna a vincere nel rally. Oggi la francese è dirigente della Federazione Internazionale dell’Automobile e promotrice di FIA Girls on Track, il programma dedicato alle giovani pilote in collaborazione con la Ferrari Driver Academy.

La carriera di Michèle Mouton nel rally

Nata nel giugno del 1951 in Costa Azzurra, Michèle Mouton aveva dimostrato di avere sin dalla tenera età delle spiccate doti atletiche: tutti pensavano che sarebbe potuta diventare un’ottima ballerina, sciatrice o ginnasta. Un destino che lei stessa non abbracciò mai, andando controcorrente con la sua passione per la velocità. Infatti, a 14 anni prese di nascosto la Citroen 2CV dei suoi genitori per imparare a guidare da sola. Guidava per il puro piacere di farlo, non aveva in mente di prender parte a delle competizioni.

La sua carriera cominciò all’età di 22 anni come co-pilota prima al Tour de Corse nel 1972 e poi al rally di Montecarlo nel 1973 accanto a Jean Taibi. Una gara mai finita a causa di problemi riscontrati alla loro Peugeot 304 ma, nonostante tutto, Michèle aveva già messo la marcia e aveva continuato competere per le restanti gare della stagione WRC del 1973. Gareggiò come pilota solo qualche tempo dopo, quando suo padre le regalò una Alpine-Renault A100 1600. Successo dopo successo arrivò a prender parte alla 24 Ore di Le Mans con un team tutto al femminile, riuscendo a posizionarsi ventunesima nella classifica generale.

Michèle Mouton rally Montecarlo (1973)
Michèle Mouton al rally di Montecarlo (gennaio 1978) – Photo Credit: Google

Qui, assieme ai co-piloti Marianne Hoepfner e Christine Dacremont, vinse nella categoria dei 2 litri prototipo a bordo di una Moynet LM75, con cui riuscì a sorpassare tutti con gomme slick sotto la pioggia. La dimostrazione di una donna che non ha paura di niente e si fida totalmente delle sue capacità al volante. La stessa determinazione che la portò ad ottenere la vittoria storica al rally di Sanremo con l’Audi Quattro e la Pikes Peak International Hill Climb negli Stati Uniti (di quest’ultima sigillò anche il nuovo record della pista).

Il ritiro e l’impegno sociale

Michèle Mouton si ritirò nel 1986, anno della sua vittoria del campionato tedesco di rally con Peugeot Talbot Sport, all’età di 35 anni e a seguito del divieto di partecipazione delle vetture del Gruppo B alla stagione del 1987. Un provvedimento preso dopo l’incidente in cui persero la vita Henri Toivonen e il co-pilota Sergio Cresto a bordo della loro Lancia Delta S4 il 2 maggio 1986. A questo punto, Michèle decise di iniziare una nuova vita lontano dal motorsport e lo fece con sua figlia Jessie che nacque proprio nel 1987. L’anno successivo fondò con Fredrik Johnsson l’annuale Race of Champions in onore di Henri e Sergio.

Michèle Mouton rally Sanremo 1981
Michèle Mouton festeggia la vittoria a Sanremo (1981) – Photo Credit: Wikipedia

Michèle è entrata “a gamba tesa” nel mondo del motorsport incentivando l’ingresso delle stesse donne. Nel 2010 è stata nominata presidente della FIA’s Women and Motorsport Commission promuovendo il concetto di pari opportunità tra uomini e donne negli sport motoristici. Nel 2011, invece, è stata nominata per gestire il coinvolgimento della FIA nel WRC.

La collaborazione tra FIA e FDA

Quest’anno, inoltre, è partita la collaborazione tra FIA e Ferrari Driver Academy: un lavoro di scouting che vedrà reclutare una tra le tante ragazze tra i 12 e 16 anni per un posto in FDA. Un evento rivoluzionario insomma! La pilota che verrà selezionata avrà diritto a partecipare a una stagione nel campionato di Formula 4 sotto l’ala protettiva della Academy della scuderia di Maranello. Una collaborazione dalla durata quadriennale, su cui si è espressa la stessa Michèle Mouton:

“Il FIA Girls on Track – Rising Stars è un altro grande passo in avanti al livello di base dello sport e, con i partner costruttori, abbiamo davvero un’opportunità concreta di trovare, far crescere e supportare giovani donne pilota. Poter collaborare con la Ferrari, il primo partner del programma, è un vero ed eccezionale riconoscimento del progresso che continuiamo a fare dopo dieci anni di lavoro della Commissione. E’ un accordo avvincente, pluriennale, che speriamo si riveli in due piloti vincenti, le prime donne di sempre a correre per la Ferrari. Rappresenterebbe un momento storico per la nostra Commissione donne nel motorsport.”

Michèle Mouton FIA
Michèle Mouton oggi – Photo Credit: Google

Una vittoria per le donne che fanno parte di questo mondo e anche per la stessa Michèle. Una professionista che ha sempre sostenuto di competere non con un uomo, ma con un unico grande avversario: se stessa.

“In un rally corro soprattutto contro me stessa più che contro gli altri. Ho un carattere piuttosto indipendente.”

Quella stessa indipendenza caratterizzante ogni donna che vuole abbattere i muri delle diversità senza aver bisogno spingere il piede sul freno.

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