L’Election Day è sempre più vicino, ed entrambi gli aspiranti alla Casa Bianca stanno spingendo al massimo con le rispettive campagne elettorali. Fieri sostenitori di Kamala Harris, gli Obama sono impegnati in prima linea insieme alla vice presidente di Joe Biden. Il primo a prendere la parola è stato l’ex POTUS, lanciatosi qualche giorno fa in una sua versione del brano di Eminem Lose Yourself. Sabato sera, invece, è stato il turno di Michelle Obama. La ex First Lady ha tenuto un discorso di circa quaranta minuti, che ha introdotto il comizio della candidata democratica a Kalamazoo, in Michigan, uno degli Stati più in bilico.
Nonostante odi la politica, come lei stessa ha ribadito, Michelle è da sempre molto apprezzata per le sue doti comunicative. Ieri si è detta preoccupata per i sondaggi ancora incerti, e per i risultati del 5 novembre. Direttissima contro Trump: «Sono un po’ arrabbiata perché siamo indifferenti al suo comportamento irregolare, al suo evidente deterioramento mentale, alla sua storia di criminale condannato, un predatore dichiarato responsabile di abusi sessuali». Il leader dei Repubblicani è stato additato, senza mezzi termini, come un «bugiardo incompetente, definito un fascista dal suo ex capo dello staff.». «Da lui», ha incalzato, «non ci si aspetta assolutamente nulla. Nessuna comprensione della politica, nessuna capacità di mettere insieme un argomento coerente, nessuna onestà, nessuna decenza, nessuna morale.». Poi l’affondo, tra gli applausi dei presenti: «Abbiamo bisogno di un adulto alla Casa Bianca.».
Michelle Obama interviene al comizio di Kamala Harris: il discorso
Tutta la seconda parte del suo intervento è stata dedicata al tema del diritto all’aborto e alla cura e tutela della salute femminile. Si è rivolta soprattutto agli uomini, che ha messo in guardia circa le conseguenze dell’elezione di Donald Trump sulle donne e su chiunque sia per la parità di genere. Quello dell’aborto è uno degli argomenti più caldi di queste elezioni presidenziali. Biden ed Harris lo sostengono apertamente, mentre, per il partito Repubblicano, si tratta di un tema divisivo. Michelle Obama è stata molto diretta nel raccontare cosa potrebbe accadere se il tycoon si riappropriasse dello studio ovale. Il magnate americano, infatti, è favorevole a ulteriori limitazioni del diritto a interrompere una gravidanza: «Se tua moglie dovesse trovarsi a tremare e sanguinare in sala operatoria durante un normale parto andato male», ha dichiarato la donna, «la sua pressione dovesse scendere e lei dovesse perdere sempre più sangue, o un’infezione imprevista si dovesse diffondere, e il suo dottore non fosse sicuro di poter intervenire, tu sarai quello che pregherà che non sia troppo tardi.».
Al termine della sua orazione, Obama ha invitato il pubblico maschile a non votare «contro le donne». Donne che, invece, sono state chiamate a pretendere che non si agisca in modo sfavorevole per loro. In particolare, coloro che sono affiancate da uomini che non le ascoltano, devono poter scegliere liberamente, perché «il voto è una faccenda privata». «Ogni voto per lui è un voto contro di noi», ha concluso Michelle «contro la nostra salute, contro il nostro valore. Ricordatevi delle donne, battervi per quello che è meglio per noi può fare la differenza in questa elezione.». Di seguito, il video dell’intervento:
Federica Checchia
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