Hellas Verona, questione d’identità marcata: Juric può sorridere

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Di Redazione Metropolitan

Nel posticipo della settima giornata di campionato, l’Hellas Verona è riuscito a fermare la capolista Milan. Gli scaligeri si stanno confermando una realtà sempre più consolidata e positiva del calcio italiano. Domenica, la squadra di Ivan Juric era riuscita ad andare in vantaggio di due reti contro Zlatan Ibrahimovic e compagn. I rossoneri, però, sono riusciti a pareggiarla proprio con l’asso svedese in pieno recupero. Un risultato sicuramente di prestigio e che, paradossalmente, porta anche qualche rammarico ai gialloblu per via del doppio vantaggio iniziale.

Hellas Verona, nonostante il pareggio il tabù continua

L’Hellas Verona di Ivan Juric non è riuscita per pochissimo ad entrare nella storia. Un’eventuale vittoria contro il Milan non avrebbe solo portato tre punti pesanti ed un risultato di assoluto blasone ma, contestualmente, avrebbe infranto un tabù storico. I veneti, nella loro storia, non sono mai usciti vittoriosi da San Siro: prima del posticipo, 16 sconfitte e 12 pareggi. Uno score chiaro a cui va appunto aggiunto il pareggio per 2-2 che l’altra sera i ragazzi del tecnico croato hanno ottenuto con una grande prestazione. Il tabù non è stato infranto, ma i veneti escono dalla gara di Milano con consapevolezza e tanto orgoglio, e con una classifica che, attualmente, li vede ancora a pari punti con l’Inter e solo una lunghezza dietro a Juventus e Atalanta.

Juric può sorridere: il Verona è una realtà positiva

Nonostante il gol di Zlatan Ibrahimovic nel finale, che ha siglato il 2-2 definitivo, il tecnico Ivan Juric ha svariati motivi per sorridere. La sua squadra si trova nelle prime posizioni della classifica e dopo 7 giornate ha già fermato squadre del calibro di Milan, Juventus e Roma. In pochi avrebbero scommesso su un rendimento così positivo dei gialloblu che, dopo le svariate cessioni dei perni fondamentali della squadra della scorsa stagione, hanno trovato altri calciatori forti, giovani e pronti a fare bene. Merito della società e del mister ex Genoa che ha trovato una forte identità alla squadra e la sta portando ad essere una delle rivelazioni del campionato.

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