Il calcio italiano, almeno a livello di club, sembra essere messo meno peggio di quanto pensassimo. Delle 7 squadre di Serie A impegnate nelle 3 competizioni continentali, ben 6 hanno raggiunto i quarti di finale, con la sola Lazio esclusa agli ottavi di Conference League. Un risultato importante per il futuro del nostro calcio, che auspichiamo possa riflettersi anche su quello della Nazionale. A maggior ragione se pensiamo che delle 6 squadre superstiti, la metà si sono distinte in Champions League, dove Milan, Inter e Napoli sono approdate fra le migliori 8. Il derby italiano si sapeva che sarebbe potuto capitare, e così è stato: Milan-Napoli si incontreranno ai quarti di finale giocando l’andata a San Siro il 12 aprile e il ritorno al Maradona 6 giorni più tardi. Chi passerà il turno andrà a giocarsi la semifinale contro la vincitrice di Inter-Benfica. Un altro derby italiano è possibile.
C’è un favorito in Milan-Napoli?
Basandosi sui freddi numeri e sull’andamento in campionato, Milan-Napoli sarebbe uno di quei quarti di finale senza storia, dove non ci si chiede chi vincerà, ma quanto vincerà la squadra favorita. In Serie A i partenopei proseguono la propria marcia verso lo scudetto abbattendo chiunque si trovi sul loro cammino con pochi, pochissimi passi falsi (si legga Napoli-Lazio 0-1), mentre i rossoneri alternano prestazioni degne di nota a clamorosi blackout che li fanno oscillare in classifica fra la seconda e la quinta piazza ad una ventina di punti distanza dalla banda di Spalletti, con lo scontro diretto in programma il 2 aprile. Sono impietosi anche i numeri riferiti ai gol: 64 quelli segnati in campionato dal Napoli, 16 quelli subiti, contro il bilancio di 44-36 messo a referto dal Milan.
Basarsi su questi dati per analizzare un quarto di Champions, però, non serve, o meglio, non basta, nonostante gli azzurri abbiano dominato anche in questa competizione fin dalla prima partita del girone (4-1 contro il Liverpool, 6-1 contro l’Ajax, 3-0 contro i Rangers), mentre i rossoneri hanno arrancato fino all’ultima (1-1 contro il Salisburgo, 3-0 subito dal Chelsea, 0-0 contro il Tottenham). La CL, però, non premia sempre la squadra più forte, altrimenti non si spiegherebbero le 0 Champions alzate da Manchester City e Psg. La componente emotiva, la storia di giocatori, allenatore e club giocano un ruolo fondamentale e così una rete, un episodio o persino un fallo possono stravolgere i 180 minuti.
Per il Napoli si tratta del primo quarto di Champions della propria storia, mentre Spalletti lo ha raggiunto per l’ultima volta nella stagione 2007/‘08. Il Milan, che di coppe se ne intende, l’ultima volta risale al 2012, ma Pioli non si era mai spinto così avanti in questa competizione.
I derby italiani in Champions League prima di Milan-Napoli, i precedenti
Prima di Milan-Napoli, di derby italiani nelle coppe europee ce ne sono stati ben 17, fra Champions League (o Coppa dei Campioni), Europa League (prima Coppa Uefa), Supercoppe Uefa e Coppe Intertoto. Guardando alla sola Champions, il primo scontro fra due squadre di Serie A risale alla stagione ‘85/‘86. Allora furono Verona e Juventus ad affrontarsi nella doppia sfida degli ottavi di finale e a passare furono i bianconeri, fermati sullo 0-0 al Bentegodi e vincitori al ritorno in casa (2-0). Dopo gli anni Novanta, nei quali le squadre italiane erano di casa in Coppa Uefa con ben 7 derby fra il ‘90 e il ‘98, toccò a Milan, Inter e Juventus affrontarsi in Champions nei primi anni del nuovo millennio.
Nell’edizione 2002/2003, infatti, le due squadre meneghine e i piemontesi raggiunsero la semifinale, dove il sorteggio mise di fronte Milan e Inter. L’andata terminò 0-0, il ritorno, dove l’Inter figurava come squadra di casa, 1-1. A passare fu quindi il Milan, grazie alla regola dei gol in trasferta. L’accesso alla finale portò il Diavolo a contendersi la coppa dalle grandi orecchie con la Juve. La partita finì 0-0 e tutto si decise ai rigori, dove le parate di Dida premiarono la squadra di Ancelotti. 2 anni più tardi fu di nuovo derby della Madonnina, questa volta valevole per i quarti. L’andata vide trionfare i rossoneri, mentre il ritorno fu sospeso a causa delle intemperanze dei tifosi e portò al 3-0 a tavolino in favore del Milan fra enormi polemiche per quello che venne definito “il derby della vergogna”.
Come arriveranno Milan e Napoli
Come detto, non è sempre la squadra più forte a superare il turno, anzi. Solitamente nei derby disputati in competizioni internazionali sono le squadre che in classifica inseguono a passare il turno. Lo fecero Liverpool e Tottenham contro il City, il Liverpool di Rafa Benitez contro il Chelsea di Mourinho e il Real Madrid che sconfisse l’Atletico Madrid nella finale del 2014. Anche il Milan batté la Juventus nella finale di Manchester 2003 pur essendo più indietro in classifica. Anche in questo caso i ragazzi di Pioli hanno meno da perdere, non dovendo rispettare un pronostico. Giocare l’andata in casa, poi, per una squadra più debole è un vantaggio, perché può permettersi di incanalare il ritorno per mantenere l’eventuale vantaggio come fatto contro il Tottenham (1-0 all’andata a San Siro, 0-0 a Londra).
Il problema è trovarlo, il vantaggio, dato che il Milan ha faticato a trovarlo contro squadre di livello come Chelsea – con cui nel girone ha perso 3-0 e 2-0 –. Il Napoli, dal canto suo, ha annientato i propri avversari sia in casa che in trasferta (6-1 contro l’Ajax al Maradona, 2-4 in Olanda, 3-0 contro i Rangers sia a Glasgow che a Napoli, 2-0 contro l’Eintracht in Germania e 3-0 in patria), cedendo il passo solo al Liverpool nell’ultimo match del girone perso 2-0 ad Anfield (dopo essersi imposti per 4-1 all’andata). Molto si potrà capire al rientro dalla pausa nazionali: prima di scontrarsi in Champions, infatti, Milan e Napoli si sfideranno in campionato al Maradona (all’andata a settembre i partenopei avevano espugnato San Siro per 2-1) per poi affrontare un match abbordabile (Milan-Empoli e Lecce-Napoli).
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Autore: Alessandro Salvetti.
Crediti foto: pagina Facebook ufficiale AC Milan e Twitter SSC Napoli.