Cultura

#MMIToday | Dai vichinghi a Lady Gaga

Per i fan del pop il 28 marzo è già noto come il compleanno di Lady Gaga. La star, premio Oscar per la miglior canzone, divide la data con molti altri personaggi ed eventi. Dai Vichinghi a Virginia Woolf, da Francisco Franco a Chagal.

Tanti Auguri Lady Gaga

Il 28 marzo 1986, a New York nasceva Stefani Joanne Angelina Germanotta, in arte Lady Gaga.

Di padre italo-americano e madre Franco-Canadese, cresce nell’Upper West Side di Manhattan, dove coltiva la sua passione per la musica. I suoi idoli Michael Jackson, David Bowie e Madonna la ispirano a inseguire il sogno di diventare una cantante.

Il suo esordio nello spettacolo avviene però in televisione, nella serie tv The Sopranos, dove compare nell’episodio “Piccoli boss crescono” ad appena quindici anni.

Lady Gaga, nata il 28 marzo, canta con un costume fatto di un materiale simile all'alluminio, piegato a formare degli spigoli. Alle sue spalle due ballerini mascherati.
Lady Gaga al Monster Tour Ball (2009) – Foto: John Robert Charlton, licenza CC BY 2.0

Dopo un percorso travagliato, che l’ha vista affrontare violenze sessuali, disturbo post traumatico da stress e alcolismo, l’artista riesce finalmente a coronare il suo sogno. Il 2006 infatti è l’anno del suo esordio con l’Album The Fame, primo firmato “Lady Gaga” in onore della canzone dei Queen “Radio Ga Ga”.

Oggi è una delle pop star più famose al mondo, un’icona musicale ed ha riscosso un discreto successo nel cinema, affiancando Bradley Cooper in A star is born.

28 marzo: chi spegne le candeline oggi

Ma Lady Gaga non è l’unica a compiere gli anni oggi: lo scrittore premio Nobel per la letteratura Mario Vargas Llosa ha oggi ottantatré anni.

Scrittore, drammaturgo e politico, nasce ad Arequipa in Perù nel 1936. Dopo un’infanzia segnata dal conflitto con il padre, lascia il Collegio Militare per dedicarsi al giornalismo e alla scrittura teatrale, che finanziano la sua brillante carriera accademica.

Esordito nella letteratura nel 1959 con Los jefes, il successo arriva nel 1963 con “La città e i cani“, primo romanzo. Insieme a Gabriel García Márquez, Julio Cortázar, Carlos Fuentes, Jorge Luis Borges e Octavio Paz è uno dei fautori del rinascimento letterario sudamericano.

Mario Vargas Llosa in un ritratto fotografico ravvicinato. Compie gli anni il 28 marzo.

Mario Vargas Llosa, foto: Arild Vågen – licenza CC BY 3.0

Impegnato politicamente in Perù, nel 1990 partecipa alle elezioni generali, ma nel 1992 il colpo di stato di Alberto Fujimori lo spinge a lasciare il Paese.

Cittadino naturalizzato Spagnolo dall’anno dopo, ha proseguito il suo impegno in Europa e dal 2011 porta il titolo onorifico di marchese.

Vince il Nobel per la letteratura nel 2010, per via della sua abilità nel mappare le strutture di potere e le sue immagini di rivolta, lotta e sconfitta.

28 marzo: tra battaglie e invenzioni

In questa data, nel lontano 845, i Vichinghi conquistano e saccheggiano Parigi, respingendo le difese di Carlo il Calvo.

A guidare gli invasori, secondo alcune leggende popolari, sarebbe stato il mitico Ragnarr Lodhbrok, cantato in diversi poemi norreni. Questi avrebbe raggiunto la città risalendo il corso della Senna con ben centoventi navi, riuscendo a sconfiggere i Franchi a causa di un errore strategico. Carlo il Calvo infatti ordinò ai suoi uomini di dividersi sulle due sponde del fiume, rendendo così le sue truppe più deboli.

Un re dalla lunga barba è ritratto con lo scettro e la corona. Si tratta del re Vichingo che secondo le leggende invase Parigi il 28 marzo 845
Illustrazione di Ragnarr Lodhbrok sulla Nurberg Chronicle – Wiki Media Commons

Per riavere Parigi il Re dei Franchi dovette cedere al rivale ben settemila libbre d’argento.

Lo stesso giorno, ma nel 1672, Carlo II Stuart, re d’Inghilterra e Scozia, dichiara guerra alle Province Unite dei Paesi Bassi. Inizia così la Guerra d’Olanda, durata fino al 1678, che vede coinvolti tutti i maggiori protagonisti della politica Europea del tempo.

Ma il 28 marzo non è solo un giorno di eventi bellicosi: nel 1910 a Martigues, in Francia, decolla il primo idromobile. L’invenzione di Henri Fabre è il primo velivolo a poter atterrare in acqua e viene pilotato per la prima volta da Louis Paulhan.

In uno scatto in bianco e nero vediamo il primo idrovolante prima che decolli. E' il 28 marzo del 1910.
Il primo idrovolante in una foto del 1910- Fonte: WikiMedia Commons

Accadde il 28 marzo

Esattamente ottanta anni fa, mentre nel mondo infuriava la Seconda Guerra Mondiale, Francisco Franco conquista Madrid e si impadronisce della Repubblica Spagnola. Si apriva così una stagione di terrore per la Spagna, che avrà fine solo negli anni Settanta.

Francisco Franco in uniforme con accanto la moglie, sfila davanti a militari e prelati. Il 28 marzo del 1939 iniziava il suo regime.
Francisco Franco e la moglie, anonimo, Archivio Car-Kuska Fototeka

Due anni più tardi, in piena guerra, la Regia Marina Italiana viene sonoramente sconfitta dalla Marina Britannica nella Battaglia di Capo Matapan.

Lo scontro navale avviene al largo del Peloponneso e si risolve in gravi perdite per l’Italia, segno che ai sogni di gloria del regime fascista corrisponde ben poca realtà.

Nel 1945, a meno di un mese dalla Liberazione, le truppe nazifasciste uccidono per fucilazione la partigiana Ines “Bruna” Bedeschi. La donna, catturata giorni prima, non aveva ceduto informazioni sui suoi compagni, resistendo alle torture. Per i suoi meriti ha ricevuto la Medaglia al Valore Militare.

Il 28 marzo 1959 l’esercito della Repubblica Popolare Cinese scioglie il governo del Tibet, ponendo fine alla rivolta iniziata il 10 marzo. Lo stato non riotterrà mai più l’indipendenza dalla Cina, comincia dunque l’esilio del Dalai Lama.

Chi ricordiamo oggi: Marc Chagal

Il 28 marzo del 1985 si spegneva a Saint-Paul-du-Vence, il pittore d’Avanguardia Marc Chagall. Nato quasi un secolo prima (nel 1887) in un piccolo villaggio ebraico della Bielorussia, il suo nome alla nascita è Moishe Segal, ma le autorità dell’Impero Russo lo registrano come Marc Zacharovich Segalov, da cui poi il nome nella grafia francese.

Dopo i primi studi si trasferisce a Parigi, capitale artistica della sua epoca, dove approccia il Cubismo e il Fauvismo. Considerandoli troppo “realisti”, Chagall matura presto una poetica tutta sua, con un tratto giocoso e onirico, ispirato alla fantasia e al sogno.

Dopo aver preso parte alla Rivoluzione Russa nel 1917, il suo estro finisce per scontentare gli austeri suprematisti sovietici, e nel 1923 lascia la neonata Unione Sovietica per tornare, previa una tappa a Berlino, in Francia, dove ottiene la cittadinanza nel 1937.

Due figure fanciullesche si baciano su uno sfondo blu, ad essere ritratti sono Chagall e la moglie Bella Rosenfeld. Chagall moriva il 28 marzo 1985
Marc Chagall – “Gli amanti in blu”

Costretto a rifugiarsi negli USA durante la Seconda Guerra Mondiale, fa ritorno in Francia nel 1947 e lì si stabilisce fino alla morte. Il suo stile onirico e a tratti infantile lo ha reso un artista apprezzato in tutta Europa ed ha ispirato altre opere, nell’arte figurativa come nella musica.

La voglia di rimanere bambino nell’esprimersi artisticamente deve avergli giovato: quel 28 marzo aveva ben novantasette anni.


Chi ricordiamo oggi: Virgina Woolf

Una fine meno serena accolse invece Virginia Woolf il 28 marzo 1941. Nata cinquantanove anni prima a Londra, come Virginia Stephens, è con questo nome che pubblica i suoi primi scritti nel 1905.

Virginia Woolf in una foto del 1927. Anche lei è morta il 28 marzo.
Virginia Woolf 1927, anonimo – Harvard Theater Collection

Prende il cognome del marito Leonard nel 1912 e i due divengono sostenitori del fabianesimo.

Nel 1925 ci regala uno dei suoi capolavori, “La signora Dalloway”, in cui racconta due brillantemente due storie parallele molto significative. Il suo stile si evolve sotto il segno del flusso di coscienza e presto arrivano altri capolavori, come “Gita al Faro” (1927) e “Orlando” (1928).

Tra gli anni Venti e Trenta diviene attivista nel movimento femminista e le sue opere cominciano ad affrontare il tema della guerra. Purtroppo la scrittrice muore prematuramente nel 1941, a causa di una non meglio diagnosticata nevrosi, forse un disturbo bipolare, allora impossibile da curare adeguatamente, che la spinse al suicidio.

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