Moda “Made in Kiev”: una collezione cucita sotto alle bombe

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Di Simona Alba

Ad un anno dallo scoppio della guerra la moda Made in Kiev dimostra che l’Ucraina è una nazione piena di energie creative nonostante la guerra in corso. La stilista Lilia Litkovska ha fatto sfilare a Parigi la sua collezione cucita tra i bombardamenti.

La moda come la guerra: non si ferma

Abito della collezione di Lilia Litkovska – Ph Credit @Litkovska_official

A un anno dallo scoppio della guerra la moda Made in Kiev non si ferma neanche sotto i bombardamenti. La stilista ucraina Lilia Litkovska ha portato la sua collezione sulle passerelle della Fashion Week a Parigi nonostante le difficoltà. Un’anno fa l’artista si era raccontata a Vanity Fair con lo scopo di dare voce alla moda ucraina, lo scoppio della guerra era coinciso con l’apertura della settimana della moda.

Tanto come l’anno scorso anche quest’anno scorrere sui social in questo periodo vuol dire passare da immagini strazianti di catastrofi a lustrini e abiti. La moda e la vita non si ferma, e se fa strano passare da foto di bombardamenti a dirette delle sfilate, da immagini di bare bianche a Crotone ad abiti da sera sulle passerelle parigine, forse è anche normale ogni tanto “dimenticare” per istinto di auto conservazione.

A creare un connubio tra queste due realtà è Lilia Litkovska con la collezione On Air che ci urla “resistenza” attraverso ogni cucitura e piaga dei suoi abiti. Ci racconta della bellezza della vita che va avanti nonostante tutto e della forza interiore.

Il significato della collezione

La stilista ucraina ha fondato il suo brand nel 2009 e mai si sarebbe aspettata di realizzare una collezione nel bel mezzo di una guerra. Lilia a Vanity Fair racconta:

La collezione On Air, è stata sviluppata durante blackout, attacchi missilistici, allarmi antiaerei, ritardi logistici e tutti i tipi di problemi che ci si può aspettare in tempo di guerra. Nonostante tutto è stata creata, e ha assorbito la devozione che abbiamo per il nostro lavoro, il nostro team è riuscito ad andare avanti, a volte senza elettricità o riscaldamento, perché siamo orgogliosi di ciò che facciamo. Questi ostacoli danno alla collezione un significato speciale.

Gli ostacoli non hanno dunque bloccato l’energia e la forza creativa di un paese che vede nella moda la possibilità di una rinascita. Se la guerra non accenna a finire per l’Ucraina è in parte una vittoria, il Made in Kiev ha di nuovo conquistato le passerelle di Parigi.

Simona Alba

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