Va in onda oggi una nuova puntata di “Viaggio nella Grande Bellezza“, su Canale 5 in prima serata, con una puntata sulla splendida Torino. Vediamo insieme storia e curiosità del suo simbolo per eccellenza: la Mole Antonelliana, l’edificio monumentale conosciuta per essere non solo il simbolo di Torino, ma anche dell’Italia stessa.
Si chiama “Mole” perché, in passato, è stata la costruzione in muratura più alta del mondo; “Antonelliana” invece perché progettata dall’architetto Alessandro Antonelli. È alta 167,5 metri, mantenendo il primato di edificio in muratura più alto del mondo, appunto, dal 1889 al 1908. Poi, fu edificio più alto di Torino per anni; il primato cadde con la costruzione di nuove torri più moderne. Così è, attualmente, l’edificio più alto del centro di Torino. Nasce come tempio ebraico, con l’approvazione del progetto il 15 dicembre 1862. I lavori inizialmente prevedevano una struttura di soli 47 metri, e il cantiere partì il 17 marzo 1863. Alessandro Antonelli lavorò alla Mole per tutta la vita: fino al 1888. Da allora in poi, si continuarono i lavori di modifica della struttura, fino a renderla alta appunto ben 167,5 metri. Purtroppo, un violento nubifragio, nel 1953, distrusse ben 47 metri di guglia, che cadde nei balconi degli studi Rai, proprio dove faceva gli annunci dal suo ufficio Vera Larsimont. Furono poi ricostruiti i pezzi mancanti, e costruito il famoso ascensore che porta alla cima.
Mole Antonelliana: curiosità interessanti
Ospita, dal 2000, la sede del Museo Nazionale del Cinema. Dal 1998 ospita la manifestazione “Luci d’Artista“, grazie alla quale sul fianco sud della Mole si può vedere un’installazione dell’artista Mario Merz, Il volo dei numeri, con l’inizio della serie matematica di Fibonacci che s’innalza al cielo. Negli anni più recenti, la Mole viene sporadicamente illuminata con dei fasti o con delle luci proiettate a colori differenti, a seconda dell’occasione di qualche evento, iniziativa o ricorrenza. Considerato uno dei monumenti misteriosi della città magica, per la bizzarra forma tra una pagoda allungata e una piramide, si ritiene fulcro di energie esoteriche.
Poi, il filosofo Nietzsche amava molto questo edificio, associandolo alla figura di Zarathustra. Il regista Davide Ferrario ha inoltre girato gran parte del suo film “Dopo Mezzanotte“. Anche Hayao Miyazaki ha inserito la Mole nella sigla di chiusura di “Porco Rosso“. Si narra inoltre, che gli studenti universitari di Torino non possano salirci prima del conseguimento della laurea, per scaramanzia. Infatti, capita di vedere tanti ragazzi con la corona d’alloro all’interno del famoso ascensore.
Marianna Soru
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Metropolitan Magazine n.3 – Giugno 2021