Motomondiale

Danilo Petrucci: dal passionale rosso all’ambizioso arancione

La MotoGP vedrà Danilo Petrucci, nel 2021, traslocare da Borgo Panigale a Mattighofen. Ad attenderlo la bellissima KTM RC16 con supporto ufficiale del team Tech3, gestito da Hervé Poncharal. Danilo porta con sé tanta esperienza in un team giovane, con a fianco un pilota altrettanto giovane da svezzare. Come simboleggia l’arancione che predomina la sua nuova livrea, tante sono le ambizioni che porta con sé. Insieme a un’immensa voglia di rivalsa.

Il cammino di Danilo Petrucci in MotoGP fino alla KTM Tech3

Dal total red al total orange. Non esistono mezze misure per Danilo Petrucci. Il ternano è arrivato in MotoGP dopo aver sudato sette camicie a fare la gavetta. Un po’ come Morbidelli, la sua provenienza è quella della derivate di serie. Con il duro lavoro e la costanza, nel 2012 approda in MotoGP nel team IodaRacing Project. In top class è il periodo delle CRT (Claiming Rule Team), più tardi rinominate Open. Esse costituiscono una sorta di categoria nella categoria creata da Dorna per attirare competitor, arricchendo la griglia, e porre le basi per il cambiamento culminato nel 2016 con la centralina unica. Nonostante Danilo faccia fatica ad emergere per l’inferiorità della moto, nel 2015 approda in Ducati Pramac. Quell’anno conquisterà anche il primo podio in MotoGP a Silverstone, battuto solo da Rossi e precedendo Dovizioso.

motogp Danilo Petrucci
Un incredulo Danilo Petrucci dopo il primo podio sotto il diluvio di Silverstone nel 2015 – Photo credit: motogp.com

Il ternano migliora sempre di più all’interno della struttura di Campinoti e sotto la guida di Francesco Guidotti. Nel biennio 2017-2018 conquista 5 podi, catapultandolo nel 2019 nel team Factory a sostituire Jorge Lorenzo al fianco di Dovizioso. Dopo un buon primo anno con in mezzo anche la prima vittoria al Mugello, il ternano già a fine 2019 è messo sotto pressione dalla casa in vista del rinnovo per il 2021. Da separato in casa già ad inizio 2020, Danilo è fuori dal progetto Ducati prima dell’inizio della stagione e i risultati ne risentono. Fortunatamente il trasferimento di Pol Espargarò in Honda apre le chance di salire su una KTM. Opportunità colta al volo da lui e dal suo manager Vergani, aggiudicandosi così una sella ufficiale all’interno del team Tech3.

Le ambizioni di Danilo Petrucci nella stagione MotoGP 2021

Nato a Terni nel 1990, Danilo si è contraddistinto sempre per la bontà d’animo. Cordiale e disponibile, quanto tignoso in pista, ha fatto del duro lavoro l’arma vincente per scalare le gerarchie fino alla prima vittoria in MotoGP al Mugello, con una Ducati ufficiale. Il sogno nel cassetto di qualunque pilota italiano, Danilo è riuscito a realizzarlo. Purtroppo, in svariate occasioni, la pressione e la mal gestione da parte del management ha minato al rendimento in pista. Se la cattiveria in pista non manca, forse manca un po’ quella una volta scesi dalla sella. Quella che, alcune volte, avrebbe dovuto fargli puntare i piedi invece di incassare solo dei gran ganci.

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Danilo Petrucci durante la presentazione del suo nuovo team – Photo credit: motogp.com

La passione del rosso Ducati ha forse giocato un brutto scherzo a Danilo, tramutandosi più in un’avversaria che in un’alleata. Lampante è lo sfogo liberatorio, in un’annata difficile, con le lacrime dopo la vittoria di Le Mans 2020. Qui, come un giovane ragazzo, parla fiero con sua madre al telefono esclamando:

“Ciao mamma! Hai visto? Dove hai visto la gara? Anche se non c’eri stavolta ho vinto! Ti pensavo. Stavolta ho detto: non c’è mamma chissà se riesco a fare il podio. Ci vediamo stasera, ciao mamma!”

L’avventura in KTM è un’occasione per resettare. La possibilità di farlo all’interno di un team satellite non è un dettaglio di poco conto. La stagione passata ha visto tanti team indipendenti vincere, complice anche la minor pressione presente rispetto ad un team full factory. La moto austriaca, sull’onda dell’entusiasmo del 2020, sembra ormai competitiva per conquistare risultati ambiziosi. E Danilo Petrucci arriva in KTM con una montagna di ambizioni, a cominciare dal far ricredere chi in lui ha smesso di credere troppo presto.

Le prime dichiarazioni del pilota italiano

Ecco le prime parole di Danilo Petrucci da neo pilota del team KTM Tech3:

“Mi piace molto questo arancione. Nelle ultime due stagioni sono riuscito a vincere almeno una gara. Adesso ho cambiato moto, ma vorrei vincere ancora: riuscirci anche con la KTM significherebbe aver vinto in MotoGP con due factory diverse, pochi ci sono riusciti. Quindi l’obiettivo è essere veloci e vincere almeno una gara, per il campionato vediamo.”

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Fantastica livrea quella della KTM Tech3 di Danilo Petrucci – Photo Credit: motogp.com

Nonostante la voglia di rivalsa, non mancano parole d’affetto per la sua ex squadra:

“Mi ha fatto effetto non esserci dopo tanti anni. E’ stato un momento abbastanza malinconico, ma lo ricordo con grande affetto e piacere. E’ stata una parte importantissima della mia carriera, mi hanno portato a vincere in MotoGP, quindi sono veramente soddisfatto di quello che ho fatto nel mio passato in Ducati.

Danilo non ha ancora provato la sua nuova moto. L’occasione si presenterà durante i test in Qatar, i quali inizieranno (per i piloti ufficiali) il 6 marzo. L’attesa di vederlo in sella a quell’ambiziosa moto arancione sta per finire. Una cosa è certa: con quell’arancio sarà impossibile non riconoscerlo.

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Riccardo Zoppi

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