Motomondiale

MotoGP, no alla promozione di rivalità all’interno della classe regina

Belle, anzi bellissime, le rivalità sportive, ma attenzione a non esasperarle in modo eccesivo e tossico. Questo l’obiettivo della MotoGP nel prossimo futuro che sta per aprire le porte alla stagione 2023 con Francesco Bagnaia di Ducati campione del mondo della classe regina. Piloti e dirigenti, infatti, sono concordi nel ritenere che la spettacolarizzazione delle scaramucce di pista non debba diventare uno dei motivi di maggior interesse di questa categoria del motorsport.

Le parole di Carmelo Ezpeleta, numero uno della MotoGP

MOTOGP Spagna
(Photo credits: MotoGP)

Credo sinceramente che se non siamo in grado di dire che il campionato deve proteggere questi valori, stiamo sbagliando – ha detto Carmelo Ezpeleta ai microfoni di Motorsport.com –. Il giornale Sport mi ha dato un premio per i valori che il nostro campionato rappresenta. I piloti possono mostrare un’innegabile rivalità, ma allo stesso tempo un rispetto reciproco. Nel 2015, dopo l’ondata di interesse che abbiamo ricevuto a seguito dell’incidente tra Valentino, Marc e Lorenzo, dicevo già che non mi piaceva. Forse sono troppo ingenuo, perché penso che la rivalità dovrebbe concentrarsi sulla volontà di vincere. Non ho trovato la finale del mondiale particolarmente difficile. Non abbiamo bisogno che i piloti si picchino tra loro per attirare la gente. Nel 2022 Aleix e Fabio hanno avuto uno scontro ad Assen, e la rivalità deve essere così. Se andiamo oltre, entriamo in una zona che non mi piace. Non mi è piaciuto quando Lorenzo e Pedrosa non si sono parlati, e non mi è piaciuto quando Rossi e Biaggi hanno litigato dopo il podio al Montmelò nel 2001. Mi piace la rivalità, perché aiuta il campionato e la sua popolarità, ma non credo che sia negativo essere cordiali. Nel pugilato, è ovvio che gli organizzatori vogliono che i pugili si insultino e addirittura si sputino addosso durante la pesatura. Va bene, ma per la mia formazione non sono d’accordo. Per esempio, per me è bene vincere ma non prendere in giro chi perde. Credo che questi siano i valori che dovremmo promuovere. Se preferite qualcuno che vende gli altri, non sono la persona giusta“.

(Photo credits: MotoGP)

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