MovieNerd da Paura, cominciando ormai ad avviarsi alla sua conclusione, per questo sesto appuntamento col brivido vedrà la partecipazione di un ospite – è proprio il caso di dirlo – super. Il protagonista di oggi è infatti “Licantropus” (“Werewolf by Night” nella versione originale), lo speciale TV di Halloween targato Marvel Studios basato sull’omonimo mostruoso personaggio dei fumetti Marvel e uscito proprio in questo mese. Questo mediometraggio esclusiva Disney+ della durata di 52 minuti è diretto dal compositore Michael Giacchino (alla sua prima esperienza da regista) e scritto da Peter Cameron e Heather Quinn.

Se quindi il film risulta recentissimo, non lo sono i riferimenti stilistici e cinematografici da cui trae ispirazione, sia nell’anima che nella forma. Il tributo ai grandi cult dell’horror americano è dichiarato, ed è un piacevole ed originale twist per l’inossidabile macchina MCU, che da diversi anni ormai è già culto di suo.

Ecco la sinossi di questo speciale TV dei Marvel Studios: “In una notte buia e tetra, un clan segreto di cacciatori di mostri emerge dall’ombra per riunirsi nell’inquietante Tempio di Bloodstone, dopo la morte del loro leader. Nel corso di un bizzarro e macabro tributo alle gesta del leader, i partecipanti si trovano coinvolti in un oscuro gioco mortale per conquistare una potente reliquia: una caccia che li costringerà ad affrontare un temibile mostro.“.

MovieNerd da Paura: “Licantropus”, Marvel Studios come non li avete mai visti

Elsa Bloodstone (Laura Donnelly) assiste impietrita e terrorizzata alla terribile trasformazione del mostro che sta avendo luogo proprio di fronte ai suoi occhi, da una scena di "Licantropus" - web
Elsa Bloodstone (Laura Donnelly) assiste impietrita e terrorizzata alla terribile trasformazione del “mostro” che sta avendo luogo proprio di fronte ai suoi occhi, da una scena di “Licantropus” – web

Nel mese del brivido c’è sorprendentemente posto anche per un assaggio di Marvel Studios, con uno speciale TV che si rivela essere uno dei migliori prodotti dell’intera super-scuderia. Sì, perchè “Licantropus” è un prodotto realizzato con perizia e intelligenza, che non cade nei facili tranelli della continuity, del cameo gratuito e dell’universo espanso ma anzi vuole imporre prepotentemente la propria identità “stand-alone” cercando di svecchiare e rinnovare una più che abusata formula contemporanea guardando a stilemi e soluzioni di formule passate.

Il giudizio

Questo mediometraggio della durata di 52 minuti risulta essere infatti un grande omaggio ai classici dell’horror anni Trenta, Quaranta e Cinquanta (uno fra tutti, “L’Uomo Lupo” di George Waggner del ’41) ma anche ai violenti B-movie dell’orrore Settanta/Ottanta: fotografia vintage (quasi) completamente in bianco e nero e dai contrasti marcati, scenografie imponenti e labirintiche dal carattere espressionistico, lunghe inquadrature che indugiano sul fulcro dell’azione fisica ed emotiva, movimenti di macchina che “esplorano” la scena; e ancora difetti di pellicola posticci, banda sonora “d’epoca” e curatissimi trucchi prostetici ed effetti pratici che costituiscono la perfetta alternativa all’uso ossessivo della CGI che questo genere di prodotti di solito adotta. Ma c’è anche sanguinosa violenza, rappresentata in modo crudo ed esplicito e leggermente mitigata solo dall’assenza di colore.

Tutti questi elementi, combinati assieme, quasi ci fanno dimenticare di essere di fronte ad un prodotto Marvel: il tocco riconoscibile degli Studios si percepisce solo in pochi frangenti, ma soprattutto agevola caratterizzazione e sviluppo dei personaggi. In tal senso lo scoglio del run time ridotto si può dire superato: Gael Garcìa Bernal rappresenta in maniera convincente la dualità del suo personaggio mutaforma, l’intesa con la comprimaria Laura Donnelly è palpabile, e il mostro/preda diventa in breve tempo l’essere con cui empatizzare invece che scacciare o di cui inorridire.

Il super licantropo che fa eccezione

Ovviamente la paura ed il terrore passano in secondo piano in questa storia delle origini senza origini, in cui il vero punto di forza risiede nell’atmosfera di una notte senza fine e nei personaggi che ci si aspetta di trovare in un racconto di cacciatori di mostri, creature del crepuscolo e una feroce belva dal sangue maledetto. Mentre lo spaventometro resta quindi a secco, arriva una stella extra d’incoraggiamento per Marvel & Co. (sì, anche loro a volte ne hanno bisogno) perchè questo licantropo dimostra come sia ormai necessario osare in un mercato saturo di superpoteri e come sia ancora possibile creare un prodotto commercialmente e al contempo qualitativamente valido, che per ora purtroppo guadagna ancora l’appellativo di “eccezione”.

Voto: 4/5 ⭐️⭐️⭐️⭐️

Spaventometro: 1/5 🎃

Il poster originale di "Werewolf by Night", in Italia "Licantropus" - web
Il poster originale di “Werewolf by Night”, in Italia “Licantropus” – web

Claudio Spagnuolo

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