Mulan live action: diario di un’eterna bambina dai sogni infranti

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Di Redazione Metropolitan

Vorrei mettere in chiaro da subito che questo non sarà un articolo divulgativo, ma più che altro lo sfogo di una bambina alla quale stanno lentamente dilaniando il suo lungometraggio animato preferito. Perciò disonore Disney! Disonore su tutta la tua famiglia! Disonore su di te… Disonore sulla tua mucca.

Ma andiamo per gradi.

Sembra che la Disney si stia dando alla pazza gioia con i live action. Da qui al 2023, pochi tra i classici più famosi verranno risparmiati da questo make over, e tra titoli come Aladdin, Dumbo e Il Re Leone, spunta anche il nome di Mulan.

Ora, tralasciando le preferenze che ognuno di noi ha per un film piuttosto che per un altro, Mulan è uno dei Classici Disney che più si presterebbe alla trasposizione nella dimensione realistica, proprio perché, per trama, ambientazione, personaggi e tematiche, non farebbe fatica ad adattarsi ad un contesto reale.

In fondo il film ha preso ispirazione da una storia vera, e non da una fiaba.

Perciò, sebbene la Disney abbia un passato altalenate quando si parla di live action, alla notizia che anche Mulan avrebbe raggiunto presto il grande schermo in carne ed ossa, non posso negare che un pizzico di eccitazione si sia fatto sentire.

Più notizie arrivano dal fronte della produzione però, e più le speranze si affievoliscono.

A contribuire al mio cuore spezzato, l’ultima arrivata: Li Shang non sarà presente nel film, sostituito da un nuovo interesse amoroso, che porta il nome di Chen Honghui.

Li Shang, il capitano dell’esercito che con i suoi muscoli d’acciaio fu il primo a far letteralmente sbavare la protagonista e non viceversa. Li Shang, incitatore di generazioni con la canzone più motivante di tutto il mondo Disney (perché se sentendo “Farò di te un uomo” non vi viene un’insana voglia di salvare la Cina, c’è qualche problema). Li Shang, che per errore fu reso il primo personaggio Disney bisessuale, iniziando a provare un’evidente simpatia per Mulan quando ancora vestiva i panni di Ping, non comparirà nel live action.

Se aggiungiamo che Shan-Yu, il terrificante capo degli Unni, sarà sostituito da una strega, e le canzoni non saranno presenti, le aspettative si infrangono irrimediabilmente in mille pezzi.

E io mi chiedo, perché? Che senso ha cancellare uno dei personaggi principali, tra l’altro fondamentale per la storia?

L’ipotesi più probabile è appunto quella di liberarsi della sua natura bicuriosa, proprio perché questo fantomatico Chen Honghui, compagno d’armi di Mulan, verrà presentato come un rivale, e inizierà a provare qualcosa per lei solo dopo aver scoperto la sua vera natura.

Se questo fosse veramente un maldestro tentativo di nascondere un errore fatto ormai vent’anni fa, e che invece rese il personaggio innovativo ed interessante, non vi sarebbe nulla di più sbagliato ed irritante.

In un mondo che fa petizioni per dare ad Elsa un interesse amoroso dello stesso sesso (in quel caso senza senso), quante giovani menti potrebbe sconvolgere un capitano un po’ confuso per l’interesse che prova nei confronti di un proprio soldato?

Insomma, noi che l’abbiamo visto vent’anni fa (sì, lo ribadisco per sottolineare quanto tempo sia passato) alla fine siamo sopravvissuti piuttosto bene a questo “shock” che all’epoca nemmeno comprendevamo.

Ma soprattutto, è evidente che tre quarti del pubblico che andrà a vedere il live action sarà composto da bambinoni di 20/30 anni che non sono mai cresciuti fino in fondo, e venerano Mulan come uno dei film più sacri di tutti i tempi.

Se queste persone, che sentendo Reflection non possono far a meno di cantare, cercando uno specchio per struccarsi il viso con le maniche, al cinema si ritrovano un film senza i personaggi che portano nel cuore e senza nemmeno le canzoni, che tra l’altro sono tra le più belle che la Disney possa offrire, il disastro è assicurato.

Ovviamente il Signor Topolino, futuro imperatore del mondo, è già stato sommerso di critiche riguardo a questa ultima notizia: che sia per la cancellazione di un personaggio bisessuale, o semplicemente per l’assenza del nobile capitano per cui tutte noi, insieme a Mulan, avevamo una piccola o grande cotta, i fan non hanno preso molto bene questa decisione.

D’altra parte, non è un concetto così difficile: tra i live action usciti fino ad ora, il migliore è indubbiamente La Bella E La Bestia. E’ vero che il film è impeccabile sotto tanti aspetti, ma c’è una cosa che lo fa apprezzare da tutti: è fedele all’originale. Qualche cambiamento, qualche modernizzazione, ma è tutto lì, canzoni e personaggi compresi.

E’ ovvio quindi, che chi va a vedere il live action della Disney lo fa per rivivere quella magia che l’ha fatto sognare da bambino, e se tu presenti un film totalmente diverso e pieno di mancanze, non c’è da sorprendersi se poi lo spettatore sviluppa l’ardente desiderio di deturparti la vita.

Ci tengo comunque a precisare che solitamente non parto prevenuta nei confronti dei live action. Dubbiosa magari, ma aspetto sempre di vedere il risultato finale. Tuttavia, se mi elimini il personaggio principale maschile e le canzoni che ancora non posso far a meno di cantare, io non vado a bruciare Disneyland solo perché sono una persona equilibrata.

Detto questo, Mulan live action sono sicura sarà comunque un bel film: un cast stellare (Liu Yifei nei panni di Mulan, Jet Li, Donnie Yen, Gong Li) e la produzione Disney alle spalle difficilmente daranno vita ad un prodotto scadente.

Peccato che non sarà Mulan.

Non senza Shan-Yu, che col suo crudele sguardo dorato spunta dalla neve “come margherite”. Gong Li (Memorie Di Una Geisha) farà certamente un lavoro incredibile con questa strega, ma non sarà la stessa cosa.

Non senza le meravigliose ed indimenticabili canzoni, che alle prime note ci fanno subito tornare bambini.

Non senza Li Shang, nobile capitano del mio cuore dalla sessualità confusa, che come la nonna di Mulan, ha portato tutte noi a dire “Woh, arruolami per la prossima guerra!”.

Non se anche Mushu verrà estirpato, visto che il suo destino è ancora avvolto nel mistero.

Il 2020, data per la quale è prevista l’uscita del film, è comunque ancora lontano. Gli amanti di questo lungometraggio, me compresa, avranno tempo per abituarsi a questi cambiamenti, ma non significa che saranno in grado di accettarli.

Mulan è stato un film unico e fondamentale. La prima protagonista che invece di essere salvata, salvò da sola un intero paese, andando contro pregiudizi millenari (lasciandosi dietro la scia di cadaveri più numerosa di tutto il Regno Disney, cattivi compresi). La prima guerriera. La prima (insieme a Pocahontas) ad essere un modello di totale indipendenza e la prima ad essere spesso dimenticata in favore di personaggi più recenti e meno incisivi.

Proprio per questo, ritrovarsi un film completamente cambiato sarà un trauma per tutti coloro che sono cresciuti amandola dal più profondo del cuore, e che, tra le tante principesse, l’hanno scelta come modello.

Per questo Disney, ancora una volta disonore su di te e sulla tua mucca. Faremo i conti nel 2020, ma per adesso non ci resta che aspettare.

 

Antea Ruggero