Nadia Padovani: “Trionfo di Bastianini? Sentivo e vedevo Fausto sul podio”

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Di Redazione Metropolitan

Non ci poteva essere esordio migliore nel Mondiale di MotoGP per il Team Gresini Racing. Enea Bastianini, a bordo della Ducati Desmosedici, ha vinto e convinto in Qatar. Il team di Faenza è stato ideato, costruito e rafforzato negli anni dal grandioso Fausto Gresini scomparso, purtroppo, prematuramente nel 2021 a causa del Covid-19. La gestione societaria e logistica, adesso, è nelle mani di sua moglie, Nadia, la quale dopo la vittoria del “Bestia” si è lasciata andare ad un pianto liberatorio. Nadia Padovani, vedova Gresini, ha rilasciato una lunga intervista per il “Corriere della Sera”. Vediamone alcuni estratti.

Nadia Padovani, passato e presente nel ricordo di Fausto

«Abbiamo realizzato un’impresa titanica in un mondo di uomini, successo al primo colpo».

Inizia così l’intervista a Nadia Padovani, nata infermiera e poi dedicatasi completamente alla famiglia, che poi aggiunge:

«Sono appassionata da sempre al Motomondiale. Sono cresciuta a Imola, vicino al circuito. A 7 anni papà mi portava alle gare. Mi attaccavo alle reti, lui tifava per Agostini e Ceccotto. Poi, più tardi, anche per Gresini che era vicino di casa».

Quando ricorda la storia d’amore con Fausto nata nel 1988, poi, i toni si fanno più solenni ed elenca cosa ha imparato dal defunto compagno: capacità di risolvere i problemi, restare umile e metterci cuore e passione.

Triste, ancora, è il ricordo di Marco Simoncelli di cui Fausto era quasi un secondo padre:

«Simpatia esagerata, intelligentissimo. Un talento pazzesco, dopo la sua morte Fausto mi disse: “Basta, ora chiudo tutto, smetto per sempre”».

Essendo, poi, il marito morto di Covid-19 esprime anche un parere sui vaccini:

«Quando mio marito si è ammalato non c’erano ancora in Italia: lui voleva portarci all’estero per farli. Anche nelle videochiamate dalla terapia intensiva diceva: “Vaccina figli, nonni, tutti”. Lo abbiamo ascoltato, consiglio a tutti di farlo, ma non sono per imporre l’obbligo».

Il Motomondiale è appena cominciato, ma questo team, ha nell’entusiasmo e nella voglia di ricominciare la sua arma in più.

Daniele Caponio

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