La top model Naomi Campbell debutta come stilista per Pretty Little Things: una collezione fatta di abiti ispirati agli intramontabili anni ’90.
Naomi Campbell e il debutto come stilista per il brand inglese Pretty Little Things
La Top Model ha firmato la sua prima collezione insieme al brand inglese Pretty Little Thing: pailettes, abiti ispirati agli anni ’90, strass, maglie in metallo e look pensati per ogni fisicità. Naomi ha lavorato alla collezione insieme ad alcuni stilisti emergenti: Victor Anate ed Edwin Thompson, fondatore del brand Theophilio. Nel parterre numerose celebrità: Julia Fox, Alton Mason, Indiyah Polack, Jake Paul, Jasmine Tookes, Jonathan Cheban, Leni Klum, Lori Harvey, Saint Jhn, Teyana Taylor e Winnie Harlow, Emily Ratajkowski. La collezione ideata dalla Campbell offre soluzioni diverse per ogni esigenza; abiti per la città, ma anche outfit più ricercati. Alla fine della sfilata Naomi è uscita in passerella, sfilando come da tradizione; la top model indossava un abito in rete nero a collo alto punteggiato da strass.
La polemica
Tuttavia non sono mancate le polemiche: la querelle è scattata quando ci si è chiesto perché un volto così importante, nel campo della moda, ha voluto associarsi a un brand di fast fashion: una scelta che ha lasciato perplessi, vista l’influenza di Naomi Campbell in questo ambiente. Naomi però ha prontamente risposto alle varie indiscrezioni, spegnendo ogni critica: la top model, infatti, ha sostenuto di voler contribuire a un cambiamento a riguardo che parta dall’interno e ha anche affermato di volersi impegnare affinché i designer di colore non vengano marginalizzati. Queste le parole:
“Questa collaborazione è un’estensione del mio impegno nel creare e promuovere opportunità per giovani designer emergenti”.
Ha affermato Campbell in un comunicato stampa del 28 agosto.
“All’interno della mia collezione, era importante riconoscere e includere alcuni degli straordinari talenti che ci sono là fuori. Sono molto intenzionato a utilizzare la mia piattaforma per creare opportunità per la prossima generazione di creativi da tutto il mondo.”
Foto in copertina: usmagazine.com