A tutto campo sul terreno impervio del calciomercato. Il Napoli di Aurelio De Laurentiis ha ceduto pezzi importanti della sua squadra ed i tifosi sono attualmente molto preoccupati per l’ipotetico ridimensionamento della rosa. Una paura che, per adesso, deve essere semplicemente accantonata in un angolo fino alla chiusura delle trattative estive. Ecco il punto sulla situazione direttamente dalla bocca del patron dei partenopei.

Napoli, De Laurentiis: “Ci piacciono Kim e Simeone”

Cristiano Giuntoli (Credit foto – pagina Facebook CalcioNapoli1926.it)

“Il Napoli non ha bisogno di essere sistemato, perché è vivo, vegeto e fortissimo – dice il patron degli azzurri a Radio Kiss Kiss. La maglia azzurra deve essere considerata dai tifosi come la propria pelle e lo stesso vale per chi viene a giocare qui. C’è chi parla di aumenti di stipendi e poi si va a finire in campionati sconosciuti. Uno ci resta male perché non c’è senso di appartenenza. Koulibaly? L’ho lasciato andare perché me lo ha chiesto – spiega – Prima si è fatto avanti il Barcellona ma non aveva i soldi perché è in dissesto, poi si è fatto avanti il Chelsea. Ho provato a trattenerlo in tutti i modi offrendogli cinque anni di contratto a sei milioni. Ma se uno vuole fare una nuova esperienza, in un club di prestigio, nel campionato più bello al mondo, non ci si può trincerare dietro un ‘no’. Uno deve essere riconoscente e non si poteva negare questa possibilità a Koulibaly“.

Mertens? Io sono convinto e sento il forte senso di appartenenza alla maglia, ma poi devo ragionare come società e seguire le regole di mercato. Certe volte bisogna andare contro alla volontà del tifoso. Mertens si è proposto per un altro anno perché ha 35 anni. Ma se ne fa una questione di vil denaro allora devo lasciarlo andare per il bene della società. Ha rifiutato 4,5 lordi. Lo ringrazio per quello che ci ha dato, gioia, serenità e gol straordinari. Ma non possiamo andare contro la nostra possibilità e capacità. Devo comprare i giovani per il nostro futuro“.

Con il mister il rapporto è ottimo e sincero, non siamo dei falsi. Kim? L’ipotesi di avere un coreano in squadra mi piace. Corea e Napoli sono mondi che possono compensarsi. Simeone? Mi piace molto. Vediamo cosa ne pensa l’allenatore. Petagna forse si completa meglio, mentre Simeone è molto simile a Osimhen. Ma noi mica dobbiamo giocare col 442. I giocatori devono accettare i cambi“.

(Credit foto – pagina Facebook CalcioNapoli1926.it)

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