Per il Napoli di Gattuso nella giornata di ieri è arrivata l’ennesima sconfitta. Al San Paolo il Lecce si è imposto per 2-3 in uno dei risultati più sorprendenti della giornata di Serie A. La doppietta di Lapadula e la rete di Mancosu hanno steso i partenopei e a nulla è valso il momentaneo pareggio di Milik e la rete di Callejon nel finale. Dopo le vittorie contro Juventus e Sampdoria non è arrivata la terza vittoria consecutiva per la squadra di Gattuso che sembrava aver superato almeno parzialmente le grandi difficoltà di questa stagione. Ora la classifica vede il Napoli all’11esimo posto e la rincorsa verso i posti nobili del campionato dovrà ripartire dalla prossima trasferta di Cagliari. Ciò che è certo è che il Napoli per invertire il suo trend negativo dovrà sistemare la fase difensiva che ha registrato molte lacune. Gattuso è ancora alla ricerca del Napoli che vorrebbe.
Ieri è arrivata un’altra sconfitta per il Napoli di Gattuso, il Lecce ha ottenuto il massimo bottino tra le mura del San Paolo. Dopo 2 vittorie consecutive il Napoli si ferma di nuovo e la classifica preoccupa.
Napoli, la difesa è da horror
Nonostante ieri sia tornato tra i titolari Koulibaly dopo un lungo periodo di assenza il Napoli continua a prendere goal. Il Lecce ne ha rifilati 3 e il ritorno del senegalese non ha portato i frutti sperati. Sono ben 34 le reti subite dal Napoli in questo campionato, un dato sicuramente non positivo e che Gattuso proverà a migliorare. Inoltre un altro dato che certifica le difficoltà difensive del Napoli è quello delle gare consecutive dove la porta partenopea viene violata almeno una volta, ben 11.
Gattuso: “Manca aggressività”
“Diamo la sensazione di essere fragili ma ci può stare, una gara così può rimanere anche sullo 0-0, non riusciamo a dare continuità alla fase difensiva, non siamo aggressivi, è un aspetto che ci sta penalizzando molto.”
Così si è espresso Gennaro Gattuso al termine della partita persa contro il Lecce ai microfoni di Radio Rai 1. Gattuso sottolinea le gravi difficoltà in fase difensiva e fa appello alla mancanza di aggresività. Il tecnico, quindi, vuole un altro atteggiamento da parte della sua squadra meno arrendevole e fragile sia sotto il punto di vista tattico che mentale.
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