Quante volte, a Natale, abbiamo desiderato abbuffarci di partite di calcio per evitare quelle a tombola o le domande scomode dei parenti? O, addirittura, desiderare di vedere quelle partite con il cugino che vive così lontano da non poter condividere la stessa passione settimanalmente? E, perché no, ad oggi desiderare una gara di basso rango pur di dimenticarsi per 90 minuti della zona rossa?
In Inghilterra tutto questo non era un’utopia. I ritmi dei campionati odierni non lasciano troppo spazio neanche al pensiero di poter inserire delle partite il 25 dicembre, eppure questa estinta tradizione era molto sentita nel calcio d’oltremanica. Seppure possa sembrare strano ed insensibile, effettivamente, molti nostalgici del football si aizzerebbero al grido di “É tutto business”.
“Il tacchino tra le tribune”: la tradizione inglese delle partite a Natale
Conosciamo tutti la storia della partita di calcio tra soldati tedeschi ed inglesi che interruppe le ostilità il 25 dicembre 1914. Tuttavia, la suddetta tradizione non parte da lì. La prima partita di Natale si è svolta nella seconda stagione di Football League, nel 1889, quando il Preston North End ha battuto l’Aston Villa per 3-2. Il tutto ha preso piede nel ventennio che susseguì la Grande Guerra. Il 25 dicembre, in effetti, era uno dei pochi giorni festivi durante l’anno ed il calcio, così come dovrebbe essere concepito, era un’ottima attività di aggregazione per amici e famiglie.
Il bello viene qui. Per motivi logistici, le partite del giorno di Natale contrapponevano solitamente i rivai locali dando vita a gustosi derby che di natalizio, evidentemente, potevano avere ben poco. Nel 1890, ad esempio, il match locale tra Blackburn Rovers e Darwen terminò in rissa sia in campo che sugli spalti. Tradizioni che non hanno ceduto il passo neanche al boxing day (in Inghilterra, come saprete, si è soliti giocare il 26 dicembre) tanto da vedere le compagini scendere in campo due volte nel giro di 48 ore, i biglietti per le partite diventavano quindi dei regali gettonatissimi.
La scomparsa di questa usanza
La modernità, però, fece svanire tutto. L’installazione capillare dei riflettori permise una maggiore distribuzione delle gare nell’arco della stagione e, in aggiunta, le persone iniziarono a preferire il Natale in casa anziché allo stadio, anche a causa di un traffico irregolare dei trasporti. Difatti l’ultimo turno completo giocato il 25 dicembre è datato 1957, l’ultima partita invece è del 1965: Blackpool-Blackburn Rovers conclusa 4-2. Ci si è andati vicini solo nel 1983 con la sfida londinese tra Brentford e Wimbledon, programmata per il giorno di Natale ma spostata (causa proteste dei tifosi) al 24 dicembre.
E voi da che parte state, più calcio a Natale o riposo per tutti?
Nicola Gigante
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