Nate Robinson: quando l’altezza non conta

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Di Redazione Metropolitan

Nate Robinson è l’esempio lampante che l’altezza non è tutto nella pallacanestro. 175 centimetri, per un talento incredibile ed una capacità di salto vertiginosa. Oggi il nativo di Seattle, soprannominato “KryptoNate” compie 36 anni.

Nate Robinson e lo Slam Dunk Contest 2006

Nate Robinson vola sopra Spud Webb. Photo by Ronald Martinez / Getty Images

Non si può omaggiare Nate Robinson senza ricordare i suoi Slam Dunk Contest, ovvero le gare delle schiacciate che si tengono durante l’All-Star Weekend. Infatti nonostante i suoi 175 centimetri d’altezza Robinson è considerato uno dei migliori schiacciatori di sempre.

Nate Robinson entra in NBA nel 2005, chiamato al Draft con la ventunesima scelta dai New York Knicks. E proprio durante la sua stagione da rookie viene invitato allo Slam Dunk Contest 2006, che si è tenuto al Toyota Center di Houston. Il nuovo volto dei Knicks affronta durante la competizione Andre Iguodala (Philadelphia 76ers), Hakim Warrick (Memphis Grizzlies) e Josh Smith (Atlanta Hawks).

Ovviamente Nate data l’altezza non è certamente il favorito, ma già dalla prima schiacciata si capisce che i pronostici sono fatti per essere sbagliati. Il suo duello con Iguodala va avanti per tutta la serata, ma poi Robinson tira fuori il coniglio dal cilindro. Infatti il nativo di Seattle chiama in campo Spud Webb, vincitore della gara nel 1986, e lo salta andando a schiacciare. E’ l’immagine di quello Slam Dunk Contest, ed una delle immagini più iconiche degli ultimi anni.

Grazie anche a quella schiacciata incredibile Nate Robinson può mettere in bacheca il suo primo Slam Dunk Contest, ma non sarà l’unico.

KryptoNate fa la storia

Nate Robinson allo Slam Dunk Contest 2009. Photo by nbcmiami

L’anno successivo infatti Nate Robinson viene invitato per difendere il suo titolo, ma si trova di fronte ad un ispirato Gerald Green, che salta proprio Robinson durante una sua schiacciata vincendo la sfida.

Robinson salta l’edizione 2008, ma torna più carico che mai per l’edizione 2009 a Phoenix, dove nasce il soprannome KryptoNate. Nate infatti si trova di fronte Dwight Howard, definito Superman per una sua schiacciata dell’edizione precedente. I due si trovano uno contro l’altro nel turno finale, con il voto finale deciso dai fan. Robinson per l’ultima schiacciata di veste tutto di verde come la criptonite, con la divisa dei New York Knicks dedicata a San Patrizio, e salta proprio Dwight Howard con indosso il mantello da Superman. I fan da casa regalano il secondo titolo a Nate, che vince con il 52% dei voti.

Ma è durante l’edizione del 2010 che Robinson entra nella storia, vincendo la sua terza edizione, record per la NBA. In una sua schiacciata Nate viene assistito da Danilo Gallinari, e con il 51% dei voti dei fan diventa il primo giocatore di sempre a vincere tre edizioni dello Slam Dunk Contest.

I numeri di Nate Robinson

Nate Robinson ai Chicago Bulls. Photo by Getty Images

Nate Robinson ha disputato undici stagioni NBA con le maglie di New York Knicks, Boston Celtics, Oklahoma City Thunder, Golden State Warriors, Chicago Bulls, Denver Nuggets, Los Angeles Clippers e New Orleans Pelicans. Robinson ha tenuto una media di 11 punti, 3 assist e 2.3 rimbalzi. Oltre al suo career high da 45 punti contro Portland nel marzo 2008, è da ricordare la famosissima stoppata inflitta a Yao Ming, alto ben 68 centimetri più di Robinson.

Al termine della sua esperienza NBA Robinson ha cominciato il suo giro del mondo, non ancora terminato. KryptoNate è infatti passato dall’Hapoel Tel Aviv (Israele) e dai Guaros de Lara (Venezuela), prima di approdare in Libano all’Homenetmen.

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