Bergamasco di provenienza e da sempre impegnato in progetti solidali a favore dei rifugiati e dei temi ecologisti: Roberto Picinali all’anagrafe ma, sulla scena musicale, è conosciuto come Cato e proprio su quella stessa scena ha fatto ufficialmente ritorno l’11 novembre, data in cui ha pubblicato il suo terzo album, “Nella testa ridi“.

Cato, un album fatto di orizzonti da attraversare

Cato, fotografato per la promozione dell'album "Nella testa ridi".
Cato, fotografato per la promozione dell’album “Nella testa ridi”.

Reduce dal successo dei singoli che ne hanno anticipato l’uscita, l’artista ha descritto il suo nuovo lavoro, così:

Nella testa ridi” è un album che attraversa gli orizzonti di un lungo viaggio fatto di giornate buie, intense e di paesaggi sospesi, incredibili. Dove l’armonia e la gioia dell’essere si divide tra la bellezza della natura e il disagio umano.”

Il senso profondo di questa dichiarazione si comprende ancor meglio dopo aver ascoltato il disco con cui il pubblico ha potuto riabbracciare la trasparenza e la genuinità che caratterizzano il cantautore, ormai diventate il suo marchio di fabbrica. Le dieci tracce che compongono la tracklist catapultano immediatamente l’ascoltatore nel mondo, facilmente riconoscibile, di Cato e lo fanno mentre sono impegnate a raccontare, attraverso i testi e la musica che non ha bisogno di etichette, storie fatte di colori, suoni, profumi ed esperienze che, almeno una volta, sono appartenute alla vita di chiunque.

Cato racconta sé stesso attraverso il nuovo album

Eppure, le canzoni di “Nella testa ridi” non raccontano unicamente la vita immaginata di chi è narrato nei brani o di chi, alla radio, in macchina fermo al semaforo, o nel buio della propria cameretta, vi si riconosce. È contenuta anche l’esistenza multiforme di Cato: musicista, quando si alternano canti di cicala, riff di chitarra, ballate romantiche e armoniose, raggae, pop e rock, evidenziando l’originalità artistica ma, soprattutto, dimostrando come l’esperienza autoriale sia maturata. E infine umana, quando, come per i release precedenti, una parte dei profitti ottenuti dalla vendita dei CD verrà devoluta in beneficenza, a supporto di Yanapakuma, una Onlus il cui obiettivo è mirato alla realizzazione di un progetto a distanza in grado di aiutare i bambini abitanti dei quartieri emarginati di Potosì, in Bolivia, andando così a incontrare quel lato impegnato, parte della vita quotidiana di Roberto.

Cato, dunque, celebra la vita, la sua, quella di chi lo circonda e quella di chi non conosce, nel suo fluire e nelle sue numerosissime contraddizioni, nei momenti fatti di gioia e in quelli fatti di ombra. Cantando, afferma che è proprio questo il bello di vivere: trovare il ritmo, un buon ritmo, e non importa se pop o rock, purché vi si possa ballare su.

Articolo di Valentina Galante

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