
Benvenuti nell’universo femminile di LetteralMente Donna. In occasione della Giornata mondiale delle libertà di stampa faremo un viaggio nel mondo del giornalismo. Andremo nel diciannovesimo secolo per parlavi di una straordinaria giornalista divenuta famosa per le sue inchieste. Abbiamo dedicato questa puntata a Nellie Bly e al giornalismo sotto copertura
“Non ho mai scritto una parola che non provenisse dal mio cuore. E mai lo farò”
Queste le parole pronunciate da Nellie Bly prima di morire. Parole che testimoniano quando la Bly, al secolo Elizabeth Jane Cochran, amasse il giornalismo. Un lavoro cominciato rispondendo ad un articolo sessista sul Pittsburh Dispatch. Il direttore del giornale assunse, a seguito di quella risposta, la Cochran sul suo giornale inventando lo pseudonimo di Nellie Bly. Fu così che si dedicò al giornalismo investigativo affrontando in particolar modo la questione delle lavoratrici femminili nelle fabbriche. La Bly si batteva anche per l’emancipazione femminile e per il divorzio.
L’inchiesta messicana di Nellie Bly
Le sue inchieste le causarono molti problemi tanto che fu assegnata ad articoli di moda giardinaggio prima di partire per il Messico come corrispondente. Qui venne espulsa dal governo messicano per aver pubblicato un’inchiesta su un giornalista imprigionato dopo aver attaccato il presidente Diaz. La Bly però non si arrese e cambiò giornale. Fu assunta da Pulitzer nel suo New York World
L’invenzione del giornalismo sotto copertura
Era il 1887 quando la Bly fece qualcosa di rivoluzionario che cambiò il mondo del giornalismo. Entrò sotto copertura nel New York City Mental Health Hospital fingendosi paranoica. Qui studiò e denunciò le terribili condizioni disumane in cui vivevano le pazienti di questo manicomio. Tra esse c’erano anche donne sane di mente rinchiuse li perchè rifiutate dalla famiglia o semplicemente povere emigrate. Il finto ricovero della Bly durò 10 giorni. Da esso scaturì l’inchiesta giornalistica con cui fu inventato il giornalismo sotto copertura.
Il nome di Nellie Bly entrò definitivamente nella leggenda con il giro del mondo da lei realizzato in 72 giorni. Un record assoluto per l’epoca raccontato nel suo diario “Around the World in Seventy-two Days”. Con questo incredibile viaggio la Bly fu anche la prima donna a viaggiare senza accompagnatori maschili. Questo la fece divenire un vero e proprio simbolo di emancipazione. L’ultimo primato fu ottenuto nel 1914 quando divenne la prima donna corrispondente di guerra.
Stefano Delle Cave