Chloé Zhao con il suo Nomadland vince la settantasettesima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Al suo terzo lungometraggio, se non si considera il film in produzione con la Marvel Studios, Eternals, questa regista è riuscita a scuotere testa e cuore del pubblico in questo film on the road ispirato all’omonimo libro di Jessica Burden.

In Nomadland, Zhao ha voluto puntare la lente cinematografica sulla realtà dei nomadi americani. Su un gruppo di persone che sceglie ogni giorno di affidarsi alla resilienza per vivere in modo sostenibile. In inglese c’è la distinzione tra home e house, dove home assume un significato molto più intimo e personale dell’house luogo-oggetto. Questa comunità fa una saggia distinzione, si definisce houseless ma non homeless. Perché per loro casa non è l’abitazione in un edificio, è il “sentirsi a casa” che li segue ovunque essi vadano. Ben diversi dai nomadi digitali travel o marketing influencer che possiamo seguire sui social network, queste persone vivono di stenti, di lavori stagionali precari e sottopagati. Si muovono su quattro ruote di camper e sono emarginati tuttavia liberi da quel sistema contro cui si oppongono nella loro scelta di vita quotidiana.

Nomadland Leone d’Oro 2020

Da queste magnifiche persone, ciascuna delle quali ha messo a disposizione la propria vicenda personale, ho imparato a chiudere la bocca e ad ascoltare.

Tanta commozione e tanti applausi all’anteprima dedicata alla stampa, Nomadland riesce a conquistare la critica ed è stato indicato come possibile Leone d’Oro di Venezia 2020, ed eccolo qui. Sarà presentato anche al Toronto International Film Festival e verrà distribuito nelle sale cinematografiche statunitensi a partire dal 4 dicembre. Vince una storia poetica che non vuole essere una denuncia sociale piuttosto una storia di riconnessione con il territorio americano senza frontiere, con la natura selvaggia madre e matrigna. Una scelta di vita sostenibile, di slow-life, senza la frenesia e l’iper-tecnologia che stanno avvelenando le nostre vite, in cui ci si vuole soffermare sul vero significato di Casa.

Una scena di "Nomadland", Leone d'Oro di Venezia77
Una scena di “Nomadland”, Leone d’Oro di Venezia77

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