“Noragami”, Recensione & Opinioni

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Di Redazione Metropolitan

Oggi andrò a trattare “Noragami”, uno shonen manga disegnato e scritto da Adachitoka. L’opera ha iniziato la sua serializzazione nel gennaio 2011 ed è ancora in corso. Ha ottenuto un adattamento anime composto da due stagioni, la prima serie conta 12 episodi ed è reperibile sia su VVVVID che Netflix. La seconda stagione chiamata “Noragami Aragato”, conta 13 episodi e la si può trovare solo su VVVVID. Ci sono anche due OAV post seconda serie attualmente inediti in Italia. A breve vi illustrerò le caratteristiche peculiari di questa simpatica opera.

Trama

Hiyori Iki è una normale studentessa delle scuole medie, fino a quando non è coinvolta in un incidente d’autobus mentre cercava di proteggere uno sconosciuto. Questo incidente fa sì che la sua anima scivoli frequentemente fuori dal suo corpo, e diventa così consapevole dell’esistenza di una realtà parallele al mondo materiale: il “mondo degli dei”, dove risiedono i demoni e le anime dei morti. Attraverso la sua anima, incontra lo strano dio senza nome e senza un santuario, soprannominato Yato. Yato è determinato a farsi un nome accettando qualsiasi desiderio per 5 yen, incluso quello di Hiyori di sistemare il suo corpo. Insieme al suo “strumento divino”, un’arma ricavata dall’anima di Yukine, un ragazzino morto tragicamente giovanissimo, il trio affronterà molte avventure lottando non solo contro spiriti corrotti e dei senza scrupoli ma anche contro i demoni del proprio passato.

Recensione & Opinioni

Noragami è uno shonen interessante, dai tratti in apparenza comici/demenziali, ma che fa dell’auto miglioramento caratteriale il punto focale. In quest’opera non troverete lunghe sequenze di allenamenti, atte a sviluppare nuove tecniche di combattimento. Vedrete spesso i personaggi sia principali che secondari, affrontare i propri traumi e difetti caratteriali al fine di migliorare se stessi. Facendo qualche esempio: Yato in superficie è un dio squattrinato, ingenuo e mai serio; ma nasconde un passato come “ex-dio della sciagura”, un dio che accoglieva ogni sorta di richiesta, anche la più crudele e sanguinaria. Yukine superficialmente è un ragazzino normale, ma nel profondo cova un enorme risentimento contro il mondo per essere morto così giovane. Noragami, in generale, cerca d’insegnare che è solo affrontando i propri demoni interiori che si può brillare come essere umani.

L’ambientazione è la Tokio contemporanea nella quale, invisibili agli esseri umani, vivono spiriti di ogni forma e i più famosi Dei shintoisti occupano quotidianamente gli innumerevoli templi sparsi in tutta la città. Un’ambientazione affascinante sopratutto per chi ama il Giappone odierno e la sua storia religiosa/spirituale.

Problemi della serie

Personalmente ho riscontrato un unico rilevante problema, un inizio della storia un po lento e all’apparenza poco interessante. Dico “poco interessante” perché dai primi episodi sembra che il punto focale della serie sia la comicità demenziale, che io comunemente non apprezzo. Per fortuna continuandone la visione, il quadro generale cambia. Altra nota negativa, è che a distanza di tempo ancora oggi non si hanno notizie per un eventuale Season 3, complice la pausa di oltre un anno e mezzo che l’autore ha fatto fra il 2017/2018.

Qualità Tecniche

La qualità visiva sia di panorami che animazione è di tutto rispetto, anche perché a lavorare sull’adattamento anime è stato lo studio Bones, noto per la produzione di serie quali Wolf’s Rain, Eureka Seven, Fullmetal Alchemist, Soul Eater e My Hero Academia. La soundtrack è davvero orecchiabile e racchiude vari pezzi di musica techno, un mix di strumenti tradizionali ed effetti elettronici.

Conclusione

“Noragami” è un ottimo shonen, con tanti punti di forza e pochi difetti. Un ottimo livello di scrittura e una buona caratterizzazione dei personaggi, lo rende appetibile per qualunque amante del genere. Attendo con interesse una futura terza stagione. Voto personale 7.5/10.