Dopo mesi in cui ne ventilava la possibilità, Carlo Calenda sembra aver scelto

Nei prossimi mesi vedremo forse la nascita di un nuovo partito di Sinistra, ad opera del ex Ministro Carlo Calenda. Per sua stessa espressione, non sempre la linea seguita dal Partito Democratico è stata di suo gradimento. In passato, infatti, Carlo Calenda non si è fatto eccessivi problemi a criticarne gli errori compiuti. Tuttavia, coerentemente con la sua linea di pensiero, ha sempre cercato di lavorare per risollevarne i risultati e per migliorarlo. La nuova formazione, per sua definizione Liberal-Democratica, si concentrerà su tutti quegli aspetti sociali che negli ultimi anni sono venuti meno, collaborando comunque col Partito Democratico.
La nascita di un nuovo partito di Sinistra però non fa altro che peggiorare quella che è già la situazione odierna, ossia di un panorama eccessivamente spezzettato.

Una Sinistra eccessivamente divisa

Una delle critiche maggiori delle quali il Partito Democratico ha dovuto sempre tener conto è quella relativa all’incapacità di creare un blocco unico elettorale. Quasi sempre il vero nemico non si è mai presentato come l’alter-ego liberista, bensì come le frange interne del partito. Anche in questo caso, nonostante sia stata dichiarata l’intenzione di collaborazione esterna, il risultato è pressapoco il medesimo. La dispersione dei voti ha sovente penalizzato la coalizione. Sebbene questa divisione abbia il vantaggio di rispecchiare maggiormente quello che è l’Io dell’elettore, con le soglie di sbarramento per il Parlamento diventa di difficile gestione. Senza parlare della situazione in cui le fazioni più radicali agiscono da veri e propri agenti esterni, con le quali accordi divengono impossibili.

Sarà dunque il partito lanciato da Carlo Calenda in grado di risolvere i decennali problemi della coalizione? Secondo lui, questa volta le cose andranno diversamente, anche in virtù della bonarietà del progetto. Tuttavia, per avere certezze a riguardo, dovremo aspettare non solo la sua formazione, ma anche la prima tornata utile elettorale.