“October” degli U2 compie quarant’anni

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Di Redazione Metropolitan

Il 12 ottobre 1981 uscì il secondo album della band irlandese U2. “October” segue l’album d’esordio “Boy“, pubblicato l’anno prima.

U2, dal successo di “Boy” a quello di “War”

Nell’estate 1980 Bono Vox, The Edge, Larry Mullen e Adam Clayton hanno lavorato sul loro primo album “Boy“, pubblicato ad ottobre dello stesso anno. L’album è stato inciso nei Windmill Lande Studios di Dublino insieme al produttore Steve Lillywhite. Da subito la band irlandese ottenne molto successo e “Boy” fu solo il primo album di una carriera piena di successi.

Due anni più tardi, nel febbraio 1983, venne pubblicato il terzo album della band, “War“. In copertina si ha lo stesso ragazzino immortalato per “Boy“. Si tratta di Peter Rowen, fratello di un amico di Bono che milita nei Virigin Prunes. “War” si apre con “Sunday Bloody Sunday“, una canzone con una forte potenza, una di quelle che colpiscono e che sono quasi perfette. Non è l’unico brano di tale intensità presente nell’album “War“, il primo album politico degli U2.

“October”, il secondo album e lo sfondo religioso

Boy” è stato pubblicato nel 1980, “War” nel 1983 ed è il terzo album della band. Tra il 1980 e il 1983 è stato pubblicato il secondo album degli U2. “October” uscì un anno dopo il primo, il 12 ottobre 1981 e oggi compie 40 anni. Sulla copertina sono presenti i quattro componenti della band, allora ventenni, e non l’amico Peter Rowen.

October” è un album pieno di imperfezioni, dovute soprattutto alla pressione di essere all’altezza del disco d’esordio. Molta era la voglia di dare un seguito all’altezza di “Boy“, ma Bono perse la valigetta con gli appunti dei testi delle nuove canzoni. Bono ha quindi dovuto lavorare velocemente alla scrittura del nuovo album, andando a scapito della buona riuscita di esso. Inoltre in quegli anni erano sorti dei dissidi interni alla band, dovuti alla fede religiosa dei componenti. Tutti, ad esclusione di Adam Clayton, erano fortemente religiosi ed arrivarono a chiedersi se il rock’n’roll non fosse contrario al loro credo.

Il tema religioso fa da sfondo a molti dei brani contenuti nel secondo album, da “Gloria” a “With a Shout (Jerusalem)” fino ad arrivare a “Tomorrow“. L’album venne accolto dalla critica con pareri discordanti. Alcuni apprezzarono l’impegno della band, ricordando che in fin dei conti erano solo ragazzi di vent’anni. Altri criticarono l’album, parlando delle lacune presenti in esso. L’album venne comunque apprezzato e in Gran Bretagna riuscì a conquistarsi l’undicesima posizione in classifica.

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