Lo spettacolo “Dance me”, la luce in ogni cosa

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Di Redazione Metropolitan

In anteprima nazionale all’ Alighieri Les Les Ballets Jazz de Montréal con l’omaggio a Leonard Cohen

“C’è una crepa in ogni cosa ed è da lì che entra la luce”. Sono parole di Anthem, il pezzo di Leonard Cohen, musicista, compositore e scrittore canadese, che calzano a pennello allo spettacolo del Ballets Jazz de Montréal, Dance Me, a lui dedicato, che ha fatto tappa al teatro Alighieri di Ravenna, in anteprima nazionale, sabato 16 e domenica 17 febbraio, nell’ambito della Stagione di danza.

DANCE ME (PHOTO CREDITS MARC MONTPLASIR)

E’ infattio il trionfo della luce sul buio della depressione che ha segnato per anni l’artista, senza però mai sopraffarlo, attraverso la rappresentazione dei cinque cicli della vita, che i ragazzi del Ballets celebrano con la loro danza sinuosa e solare.

Sincronicità e poesia, virtuosismo e sensualità. Scenografie essenziali che giocano con le ombre dei corpi sulla luce dello sfondo. Sul palco il bulinare di lettere che erompono da una macchina da scrivere, con cui Cohen ha riscattato la sua disperazione, insieme alla voce “di rasoio arruginito” che nei suoi brani ha mescolato amore e inquietudine. Toccando temi come religione, suicidio, aborto e oppressione sociale.

Mentre la cromia sgargiante di labbra sensuali, che evoca la pop art e gli ambienti underground, ci riporta alla sua genialtà di musicista e poeta che ha influenzato Nick Cave, Paul Morissey, i Rem e gli U2.

DANCE ME (PHOTO CREDITS THIERRY DU BOIS)

Il repertorio delle canzoni scelte spazia della malinconia di Suzanne e di So long Marianne alla struggente Halleluiah, che conclude 90 minuti di danza dove i quattrodici ballerini sembrano costantemente abitati dall’onda morbida e languida dell’alchimia tra suono, colori e immagini.

E se, come canta Cohen “Non è un pianto che ascolti di notte / non è qualcuno che ha visto la luce “  le coreografie di Andonis Foniadakis, Annabelle Lopez Ochoa e Ihsan Rustem scavano in profondità le capacità espressive della danza nelle sue diverse declinazioni, in un accattivante ibrido tra classico e contemporaneo che seduce per dinamicità ed eleganza.

DANCE ME (PHOTO CREDITS THIERRY DU BOIS)

Con Dance me, presentato per la prima volta a Montreal nel 2017, la compagnia canadese diretta da Louis Robtaille,  oltre a rendere omaggio al suo celebre connazionale, morto a 82 anni nel novembre 2016, si afferma sempre di più come ambasciatrice della cultura canadese nel mondo.

Prossimo appuntamento con la Stagione Danza del Teatro Alighieri il 16 e 17 marzo. Sul palco il Balletto Yacobson di S. Pietroburgo, mentre il 6 e 7 aprile è di scena il Bach Project di Aterballetto con due coreografie di Jiří Kylián e Diego Tortelli.

Info e prevendite: Biglietteria Teatro Alighieri – tel. 0544 249244 – www.teatroalighieri.org

Anna Cavallo