Oggi, a tredici anni, dal terremoto che scosse l’Emilia-Romagna. Erano le 09:00 del 29 maggio 2012, quando nella zona di Medolla e Cavezzo in provincia di Modena, venne registrata una forte scossa della durata di 18 secondi, di magnitudo 5.9. Un primo bilancio provvisorio riportò crolli in edifici anche di interesse storico-artistico, tra quelli già danneggiati dall’evento sismico del 20 maggio. 20 vittime (tra cui due decessi) e almeno 350 feriti, e all’incirca 15 000 sfollati. È cosi che ebbero inizio gli attimi di terrore per il popolo romagnolo. Successivamente si verificano altre due scosse di entità rilevante che provocano danni ingenti nelle zone comprese tra Carpi, Rovereto sul Secchia, Novi di Modena e Moglia. A Mantova venne chiuso il Palazzo Ducale e a Pisa dichiarato inagibile il Palazzo della Sapienza. Successivamente, una sessantina di scosse si registrarono nella notte fra il 29 e il 30 maggio. Il terremoto fu avvertito in quasi tutta la Slovenia, in Svizzera e Croazia, ma senza provocare danni e feriti.
Dopo il terremoto del 2012, l’Emilia Romagna oggi continua a combattere ancora, contro l’alluvione
Purtroppo ancora una volta, l’Emilia-Romagna, non viene risparmiata, infatti dopo il terremoto del 2012, oggi deve far fronte alla terribile alluvione che l’ha colpita poche settimane fa. La natura crea e poi distrugge. Con il passar del tempo abbiamo cercato di domarla, ma ancora una volta oggi più che mai ci ricorda che siamo solo dei viandanti sulle sue incontaminate terre. La situazione che sta accadendo in questo momento in Emilia Romagna non può altro che ricordarci quel 29 maggio, quando la terra cominciò a tremare. A soli tre anni dal catastrofico terremoto dell’ Aquila, le scosse che sembravano essere solo un brutto ricordo, cominciarono a tornare, in modo più frequente, riportando l’Italia nell’incubo sismico.
Il terremoto principale si verificò il 20 maggio alle 04:03 di notte. L’ipocentro venne localizzato a circa 6 km di profondità. Il terremoto svegliò nel cuore della notte molte persone nell’Italia settentrionale e centrale. Ma nell’area dell’epicentro gli effetti furono molto pesanti. Ci furono crolli, gravissimi danni, e 7 persone morirono. Soltanto nove giorni dopo, il 29 maggio alle ore 09:00 locali, si verifico il secondo forte terremoto, con una magnitudo locale ML 5.8 (Mw 5.6). L’epicentro si trovava a circa 20 km ad ovest della scossa più forte del 20 maggio, nella provincia di Modena, tra i comuni di Medolla e Cavezzo. Venti morti e quindicimila sfollati.
La sequenza sismica sviluppatasi nella pianura padana nel maggio-giugno di quel 2012 portò ad un salto in avanti nella conoscenza del rischio sismico in Italia. Ci fu un forte interesse verso questo tema. Nacque il blog dell’INGV, “INGV Terremoti“, che è diventata ad oggi una fonte di informazione indispensabile e un punto di riferimento prestigioso per restare aggiornati sugli eventi sismici in Italia.
Romagna mia, Romagna in fiore, tu sei la stella, tu sei l’amore…
E già la bella Romagna, il profumo di mare, le lunghe distese dell’ entroterra emiliano, il sapore inconfondibile dei cappelletti. L’Emilia sognante fra l’oggi e il domani, di cibo, motori, di lusso e balere, l’Emilia di facce, di grida e di mani. Proprio come diceva Guccini, è di nuovo in ginocchio, l’alluvione che l’ha colpita i primi mesi di Maggio, non le ha lasciato scampo. Ha coinvolto 44 comuni emiliani e romagnoli, tra cui principalmente la città metropolitana di Bologna e le province di Forlì-Cesena, Ravenna, Rimini, Modena e di Reggio Emilia. Le forti piogge hanno fatto straripare 23 corsi d’acqua, tra cui il fiume Santerno. Nel territorio colpito si sono inoltre verificate 250 dissesti e frane in 48 comuni.
Nello stesso arco di tempo alcuni eventi calamitosi hanno interessato anche le province settentrionali della Regione Marche, la quale ha ottenuto il 25 maggio 2023 lo stato di emergenza dal Governo italiano per le province di Pesaro-Urbino, Ancona, Macerata e Fermo.
Molti gli artisti che si sono stretti alle famiglie colpite, esprimendo cordoglio e vicinanza, soprattutto per una Terra, dove moltissimi di loro sono nati e cresciuti. Da Laura Pausini, a Gianni Morandi e Ligabue, che ha scritto sui social:
“Il mio abbraccio ai cari delle vittime e a chiunque sta cercando di tenere botta in condizioni difficilissime“.
Infatti sabato 24 giugno si terrà a Reggio Emilia il grande evento musicale a sostegno dell’Emilia Romagna. “Italy loves Romagna”, il concerto benefico a Campovolo, con moltissimi artisti da Elodie, Elisa, a Laura Pausini,fino a Zucchero e Ligabue.
Irene Marri
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