Cinema

Olga, in fuga per le Olimpiadi: da una storia vera alla realizzazione di un film

Il film “Olga, in fuga per le Olimpiadi” racconta la storia di una ginnasta di 15 anni, divisa tra due nazioni. Da una parte c’è la Svizzera dove la ragazza si allena per diventare una campionessa, mentre dall’altra parte c’è il richiamo dell’Ucraina dove c’è sua madre. In uscita nella sale cinematografiche dall’8 giugno.

La storia di una ginnasta ucraina

Olga film photo credits wikipedia
Olga film photo credits wikipedia

Il film “Olga, in fuga per le Olimpiadi” si svolge nel 2013 a Kiev. La protagonista Olga è una ginnasta ucraina in piena adolescenza. La ragazza ha trascorso i suoi anni d’infanzia e della prima adolescenza preparandosi a diventare una campionessa. Mentre lei è alle prese con i campionati europei, la situazione nel suo paese d’origine si sta deteriorando progressivamente. Per questo motivo Olga decide di abbandonare la sua patria per entrare a far parte della squadra nazionale Svizzera. Questo significherebbe diventare una vera e propria cittadina Svizzera. Anche se il paese di Olga, l’Ucraina, non concede in alcun modo la doppia cittadinanza.

La madre della ragazza è una giornalista che si batte strenuamente contro il governo ucraino, scrivendo articoli di denuncia aventi ad oggetto il presidente filo russo Viktor Yanukovych. Proprio per questo motivo la giornalista viene tenuta sotto attacco a causa delle idee politiche, che coinvolgono suo malgrado anche la figlia Olga. Un attacco in auto che coinvolge madre e figlia, convince definitivamente la ragazza a trasferirsi nella Svizzera francese per potere proseguire gli allenamenti e diventare una ginnasta professionista.

La trama del film

Mentre è in Svizzera Olga riceve costantemente gli aggiornamenti della rivolta che si sta scatenando nel suo paese di origine. In Ucraina è infatti appena scoppiata una terribile rivolta in piazza Maidan. La ragazza dovrà quindi decidere se scegliere di rimanere legata allo sport agonistico che è sempre stata la sua passione, o rinunciare alla sua carriera per aiutare il suo popolo.

Dato che si tratta di un film incentrato sulla storia di una ginnasta olimpionica, il regista Franco-svizzero Elie Grappe ha deciso di scegliere vere atlete, per rendere tutto più credibile. Olga e le sue compagne grappe sono delle vere ginnaste. In particolare la protagonista e la sua amica Sasha appartengono alla squadra Ucraina, mentre le altre ragazze appartengono alla squadra svizzero-italiana.

Il cast del film Olga

Il cast è composto da Anastasia Budiashkina, Sabrina Rubtsova, Caterina Barloggio, Thea Brogli.
Persino gli allenatori sono professionisti anche nel loro campo, anche se risultano meno competenti nel campo della recitazione. Il ruolo della protagonista è stato affidato ad Anastasia Budiashkina , che interpreta in maniera credibile la ragazza sopraffatta e divisa tra due nazioni. Il suo viso apparentemente di ghiaccio sembra nascondere in maniera esemplare la sua immensa sofferenza. In realtà riescono comunque a trapelare alcune delle emozioni contrastanti che la caratterizzano. Da una parte prevalgono la paura e l’ansia per le sorti della madre in un paese che sta affrontando una rivolta. Dall’altra parte le sue emozioni prevalenti riguardano il senso di abbandono e la solitudine per essersi catapultata in un Paese straniero, di cui a stento conosce la lingua. La sua nostalgia di casa si mescola inoltre al senso di colpa per non essere rimasta in patria ad aiutare il suo popolo.

Il regista Elie Grappe ha iniziato a scrivere questa sceneggiatura all’età di 22 anni, ma ha finito le riprese solamente a 27 anni. La giovane età gli ha forse permesso di immedesimarsi completamente nelle ansie e nelle paure di una giovane adolescente lontano da casa, e in procinto di affrontare la propria passione da professionista. In un unico personaggio vengono infatti concentrate enormi responsabilità che però pesano su una ragazzina di soli quindici anni. Inoltre la situazione politica e sociale dell’Ucraina, che sembra da fare solo da sfondo, è in realtà una delle tematiche principali di questa storia.

Sonia Faseli

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