Omicidio Lennon, il killer chiede perdono a Yoko Ono

Foto dell'autore

Di Redazione Metropolitan

Sono trascorsi quarant’anni dalla sera in cui Mark David Chapman tolse la vita a John Lennon. Ora, l’assassino si scusa con Yoko Ono.

PhotoCredit: dal web

“L’ho ucciso per la fama”

In occasione dell’undicesima udienza per la richiesta della libertà condizionale – che per l’undicesima volta gli è stata negata -, Chapman ci ha tenuto a precisare che ha assassinato John Lennon principalmente “perché molto famoso”. Stando a quanto dichiara, il killer vedeva quel crimine come un mezzo per raggiungere una certa notorietà. Ora, Chapman definisce l’omicidio “spregevole” – anche perché la vittima era un uomo innocente -, ed afferma di meritare la pena di morte. L’uomo si è dunque mostrato pentito: ha persino tentato di chiedere perdono alla vedova.

“Mi dispiace per il dolore che le ho causato”

Chapman si è infatti detto dispiaciuto di aver fatto soffrire Yoko Ono. Tuttavia, l’artista giapponese non si è mai mostrata incline al perdono, anzi: si è sempre opposta con determinazione alle richieste dell’omicida di ottenere la libertà condizionata. In un’intervista di cinque anni fa, la donna ha confessato che temerebbe per la propria incolumità e per quella del figlio, Sean Lennon, se Chapman abbandonasse il carcere di New York in cui sta scontando la pena.

L’omicidio Lennon

Corre l’anno 1980: la sera dell’8 dicembre, il cantante sta rincasando in compagnia della moglie quando viene freddato da quattro colpi di pistola esplosi da un venticinquenne ossessionato da lui. Mark David Chapman non si è mai professato innocente: voleva che gli venisse riconosciuto il “merito” di quell’efferato delitto, affinché il suo nome finisse sulla bocca di tutti. L’incredibile luce di cui brillava John Lennon è stata spenta da un uomo che aveva bisogno di accendere su di sé quelle dei riflettori, ma quest’ultimo ignorava che ci sono luci che nessuno è in grado di spegnere davvero.

Resta aggiornato su tutta l’Attualità di Metropolitan Magazine, e segui la pagina Facebook.