Origine e differenze tra balletto occidentale e danza classica cinese

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Di Sonia Faseli

Nella rubrica settimanale Passi di danza tratteremo delle caratteristiche e differenze tra il balletto occidentale e la danza classica cinese, diffusasi soprattutto in tempi recenti.

Differenze tra balletto e danza classica cinese

Danza classica cinese photo credits wikipedia
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Quando si parla del balletto, si pensa ai movimenti tradizionali della danza classica occidentale, pieni di grazia e raffinatezza. Ma i tempi recenti si è diffusa sempre di più la danza classica cinese, che spesso mescola stili differenti. Proprio per il suo distacco dalla tradizione, non sempre viene accomunata alla danza classica tradizionale nata in Francia e diffusasi in Russia. Questo tipo di ballo mescola alcuni virtuosismi con quelli tipici del balletto, della danza contemporanea e del Jazz. Solo nel 2006 c’è stato un tentativo di far rivivere l’autentica cultura tradizionale di tale danza grazie alla fondazione della compagnia Shen Yun Performing Arts di New York.


La differenza principale tra il balletto occidentale e la danza classica orientale riguarda innanzitutto le rotazioni, che vengono eseguite in maniera differente. Nella danza classica le rotazioni vengono eseguite in verticale, per cui il corpo risulta formare un asse perfettamente perpendicolare. La danza classica cinese prevede che le rotazioni vengano eseguite solamente attraverso la parte superiore del corpo. Questo fa sì che le rotazioni avvengano su più piani diversi, e non solo in verticale. Inoltre la danza classica cinese prevede una stratta commistione con le arti marziali, cui si ispira per creare nuovi passi, maggiormente “acrobatici”.

Un esempio in questo senso e il cosiddetto salto mortale all’indietro, che proviene dal movimento tipico delle arti marziali di evitare una lancia. Invece la tecnica di difesa da un attacco simultaneo è stato trasformato nel cosiddetto sao-tang, che si traduce letteralmente con lo “spazza-sala in rotazione”. Ciò che accomuna la danza cinese e le arti marziali è evidente dallo stesso modo in cui vengono pronunciate le espressioni per indicare tal discipline: wu shu in wu (arti marziali), e wu in wu dao (danza).

Sonia Faseli

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