Senza partite, senza l’odore del campo e le vibrazioni della palla spinta dal pubblico, chi vive di calcio è in difficoltà. I sostenitori, privati del loro primo amore, cercano e sperano di trovare in ogni modo qualcosa che li possa avvicinare alla loro squadra e ai loro beniamini. Soprattutto ora che anche la ripresa gli allenamenti è stata rinviata di nuovo, arrivano in soccorso le interviste in cui i calciatori raccontano della loro quarantena, della possibilità di riprendere il campionato e di alcune curiosità. Negli ultimi giorni, in casa Palermo, a dire la loro sono stati Pelagotti, l’ad del club Rinaldo Sagramola e il presidente Di Piazza.

Palermo, ripresa spostata al 3 aprile

Ci sono società che hanno preferito tagliare la testa al toro e stabilire lo stop agli allenamenti fino a data da destinarsi. Altre, come il Palermo, preferiscono comunicare lo spostamento della data volta per volta. Infatti, in settimana è arrivato il terzo comunicato ufficiale della società rosanero. Questo il testo: “La Società, tenuto conto della perdurante incertezza in ordine agli sviluppi dell’emergenza Covid-19, comunica che la sospensione degli allenamenti è stata prolungata, salvo nuove indicazioni, fino a venerdì 3 aprile“.

Parola al presidente del Palermo

Uno dei due presidenti del Palermo, Tony Di Piazza, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Rosanero Live. Questo uno stralcio delle sue parole: ”Innanzitutto lo stop ai campionati è stato inevitabile per salvaguardare la salute di tutti quanti. Riguardo il futuro, chi dice di saperne qualcosa fa solo un azzardo. Personalmente, e credo di parlare a nome della società, spero che in qualche modo si riesca a concludere il campionato. Concordo con Mirri sul fatto che noi in particolare, considerato il momento buono che stavamo attraversando, siamo stati maggiormente penalizzati. Tuttavia, anche se è vero che bisognerà riniziare tutto daccapo, meglio giocarsi il campionato sul campo che lasciare ad altri decidere a tavolino il nostro destino”.

“Annullamento della stagione? Facciamo tutti i debiti scongiuri, è la cosa peggiore che potrebbe succedere. Molte squadre andrebbero in tilt finanziariamente, perciò spero con tutto me stesso che questa stagione, in un modo o nell’altro si possa concludere. Siamo primi a tre quarti di stagione e perdere questo vantaggio sarebbe assurdo. Con questo non voglio dire che vogliamo salire interrompendo il campionato, preferiamo vincere sul campo e vincere la stagione”.

Le parole di Sagramola

L’amministratore delegato del Palermo, Rinaldo Sagramola, ha parlato a Il Giornale di Sicilia della situazione che sta vivendo la squadra: “Aspettiamo decisioni, noi ci adegueremo. La ripresa ritengo sarà ancora a porte chiuse. La data del 3 aprile è stata fissata in un primo momento, ma credo che sarà spostata un po’ più in avanti. Probabilmente quando si riprenderà a giocare, lo si farà pure a porte chiuse. Noi aspettiamo di capire cosa faranno gli altri, poi decideremo di conseguenza, sempre mettendo la salute dei nostri tesserati al primo posto. Penso che i vari Ricciardo, Sforzini e Martin stiano soffrendo maggiormente la lontananza dai loro cari, dalle loro compagne o dai loro figli.

Loro sono veramente soli in questa fase e probabilmente la stanno subendo più degli altri, ma il problema non riguarda soltanto noi. Per vincere la solitudine abbiamo le nostre chat di gruppo, inoltre in questi giorni mi è capitato di incontrare anche Silipo e Kraja al supermercato per fare la spesa. Li ho visti entrambi bene, lo spirito è quello giusto. Un po’ tutti, però, credo che stiano passando questo periodo senza problemi. Mi sembrano tutti comunque ben inseriti, dialogano quotidianamente attraverso i social e lo fanno anche con i tifosi. Sentono il loro affetto e questo fa soltanto piacere, è bello anche che ricambino”.

Il numero 1 del Palermo Pelagotti

In settimana l’estremo difensore del Palermo, Alberto Pelagotti, ha fatto una diretta Instagram con un altro storico portiere rosanero, Stefano Sorrentino. Queste sono alcune delle battute più interessanti: “Ho visto Palermo come una piazza da Champions, come città, come attenzione mediatica, come stadio. Poi ha avuto qualche problema, ma questo dipende anche da presidenti che vanno in crisi. Della città mi piace il teatro Massimo, come monumento. Se ho passato una notte in bianco pensando alla partita? Ancora non mi è capitato, quando capiterà vuol dire che sarà il giorno della promozione. Cosa vorrei rubare da Sorrentino? La metà della personalità che ha Stefano (ride)”

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