Paola Catapano, la nota giornalista italiana, è nata a Lucera, in provincia di Foggia, il 21 giugno del 1963, sotto il segno zodiacale del Cancro. Ha 59 anni. La divulgatrice scientifica è mamma di Alberto. Poco si sa di lui, oltre al fatto che Catapano, nel 2015, abbia curato un progetto didattico nell’Artico per la scuola elementare del figlio che, incrociando alcune informazioni disponibili sul web, dovrebbe essere nato intorno al 1997.
Paola Catapano, chi è la giornalista
Paola Catapano è di origini foggiane. Nata e cresciuta a Lucera, da giovane era appassionata anche di basket e surf. Una volta diplomata, ha lasciato la Puglia per frequentare la Scuola Superiore per Interpreti e Traduttori dell’Università di Trieste uscendone con una Laurea Magistrale in Interpretazione simultanea in Inglese, Francese, Portoghese e Tedesco. A un certo punto, però, annoiata da quella routine, decide di dare una svolta alla propria vita, rispondendo a un annuncio del Direttore Generale del CERN, il Premio Nobel Carlo Rubbia che era alla ricerca di un’assistente. Questo è il momento in cui cambiò tutto per lei.
Paola Catapano, la nota giornalista italiana, dopo essere stata scelta come assistente di Rubbia, eccelle così tanto nel proprio lavoro da diventare, nel 1994, direttrice del Servizio Visite, Eventi ed Esposizioni del CERN. Ancora oggi rappresenta il CERN in diversi network internazionali dedicati alla comunicazione della Scienza come EIROFORUM e PCST (Public Communication of Science and Technology), di cui è stata anche Presidente dal 2001 al 2004. Nel 1997, ottiene anche il Master in Giornalismo Scientifico della SISSA (Scuola Internazionale per gli Studi Avanzati) di Trieste, durante il congedo maternità. Parallelamente alla carriera al CERN, ne comincia una da giornalista scientifico freelance e quindi comincia a scrivere di argomenti scientifici per La Stampa, prima di arrivare ad avviare una collaborazione con RAI Educational e Rai World, in veste di conduttrice e autrice di 40 documentari. Catapano è attivissima anche sui canali Youtube del CERN.