“Parasite”, l’ultimo vincitore aspettando gli Oscar 2021

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Di Stefano Delle Cave

Benvenuti nell’universo cinematografico di Movie Award. Stanotte ci sarà l’attesissima notte degli Oscar 2021. In attesa di saper quale sarà il film trionfatore di quest’anno abbiamo deciso di parlarvi del film vincitore dell’anno precedente. Abbiamo dedicato questa puntata a “Parasite” di Bong Joon-ho

“Una commedia senza pagliacci e una tragedia senza cattivi”

Così Bong Joon-ho ha definito il suo film “Parasite” in occasione della vittoria della Palma d’oro al Festival di Cannes. Il regista coreano ha poi trionfato anche agli Oscar dove ha ottenuto tra l’altro il premio per la miglior regia e il miglior film. Un successo conquistato portando sulla scena una lotta di classe tra poveri e ricchi. Una guerra che attraverso il racconto iniziale di un’incredibile truffa sfocia nella prima parte nel grottesco per poi diventare nella seconda quasi un autentico horror. Lo scopo principale è quello di disturbare lo spettatore facendolo riflettere sulle crepe e i drammi della società attuale.

Parasite, la regia di Bong Joon-ho e il primo e il secondo piano

Parasite, fonte Academy Two

“Parasite” è un film che accelera e rallenta grazie ad un gran lavoro registico di Bong Joon-ho. Allo scopo di trasmettere una forte emozione in ogni singola inquadratura il regista coreano ha lavorato maniacalmente a ogni movimento di macchina da presa, luce o elemento scenico presente nel suo film. In particolare Bong Joon-ho ha voluto concentrare l’attenzione sul primo piano e sullo sfondo. In ogni singola scena di questo lungometraggio non è importante quanto fanno solo i personaggi in primo piano. Quello che accade ci viene sempre mostrato infatti anche con un’interazione con quelli sullo sfondo che apparentemente vengono trascurati. Un gioco di apparenze con cui il regista coreano racconta abilmente la tragica illusione vissuta dai personaggi del film.

Una vittoria sorprendente e da record

Quella di “Parasite” fu una vittoria sorprendente. Un vero e proprio record stabilito dalla contemporanea vittoria dell’Oscar alla regia, a miglior film e miglior film straniero. Un riconoscimento mai avuto da nessun film ed una svolta verso lidi inesplorati nell‘Academy. Ovviamente non è mancata della critica che ha definito questo film sopravvalutato ed ha storto il naso al mancato riconoscimento per “1917” di Sam Mendes e “The Irishman” di Martin Scorsese prodotto da Netflix.

La grande società di produzione e distribuzione digitale è in campo quest’anno con il favorito “Mank” sulla vita del famoso sceneggiatore di “Quarto potere”. Anche Bong Joon-ho sarà presente alla notte degli Oscar 2021 come presentatore. Il regista coreano sarà inoltre il presidente della giuria alla prossima Mostra del Cinema di Venezia.

Stefano Delle Cave