
Patrick Zaki è stato condannato a tre anni di carcere per “diffusione di false notizie” per degli articoli scritti sui social. La sentenza è stata emessa a Mansura, in Egitto. Riccardo Noury di Amnesty International ha lanciato l’appello al governo italiano affinché intervenga per la scarcerazione. La premier Giorgia Meloni dice “Il nostro impegno continua”.
Arrestato Patrick Zaki a Mansura

La notizia arriva da uno dei 4 legali dell’attivista al termine dell’udienza odierna presso il Tribunale per reati contro la sicurezza a Mansura, in Egitto. Lo studente egiziano dell’Università di Bologna è stato portato via dall’aula in manette, attraverso il passaggio nella gabbia degli imputati, tra le grida della madre della fidanzata e degli amici. I legali di Zaki hanno promesso ricorso, ma si tratta di una sentenza inappellabile a causa delle ferree leggi egiziane in materia di terrorismo.
Giorgia Meloni: “Il nostro impegno continua”
La notizia ha suscitato indignazione e commenti tra le forze politiche italiane e non solo. “Il nostro impegno per una soluzione positiva del caso di Patrick Zaki non è mai cessato, continua, abbiamo ancora fiducia”, ha assicurato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. L’ong Eipr per la quale lavorava Zaki su twitter ha scritto che “Patrick è stato arrestato in tribunale in vista di un suo trasferimento al carcere di Gamasaa”, nel governatorato di Dakahlia, sulla costa del delta del Nilo.
Riccardo Noury lancia l’appello
Riccardo Noury di Amnesty International ha lanciato l’appello al governo italiano affinché intervenga per la scarcerazione. La sentenza “E’ il peggiore degli scenari possibili”, ha scritto su twitter il portavoce che ha seguito l’odissea giudiziaria dello studente egiziano sin dall’inizio. Sotto processo in Egitto dal 2020, impegnato a favore dei diritti umani e sotto accusa per opinioni politiche espresse sui social, Zaki è stato scarcerato dopo quasi due anni di detenzione preventiva nel dicembre 2021. Il 6 luglio di quest’anno si è laureato collegato in videoconferenza con l’Università di Bologna con una tesi su giornalismo, media e impegno pubblico. Il suo desiderio più grande è poter tornare in Italia per studiare.
Giulia Simonetti
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