Il PDHAE è la formazione valdostana formatasi non più tardi di 7 anni fa, capace di passare nel giro di poco tempo dalla promozione alla Serie D. Per conoscere meglio il Pont Donnaz Hone Arnad Evacon e i suoi obiettivi stagionali, abbiamo raggiunto il tecnico degli arancioni Roberto Cretaz. L’allenatore classe ’77, con un passato da calciatore di tutto rispetto, ci ha svelato qualche retroscena della sua formazione e gli obiettivi che la Società si è data in questo primo anno di quarta serie.

Un avvio sontuoso

Il PDHAE ha raccolto la bellezza di 16 punti nelle prime 7 gare di campionato, centrando la vittoria 5 volte (Chieri, Sestri Levante, Varese, Imperia e Vado), pareggiando in un’occasione (Folgore Caratese) e perdendo l’unica volta con la Caronnese in trasferta. Avvio dunque sontuoso, che tuttavia non “confonde” Roberto Cretaz il quale ci dice che: “La nostra Società è da poco sul palcoscenico del quarto campionato nazionale. Non era facile arrivarci, ma noi ce l’abbiamo fatta. Come dico spesso, noi siamo gli ultimi arrivati, perciò vogliamo fare le cose bene. Ascoltare tutti, ma facendo la nostra strada, mantenendo la nostra identità. La cosa più importante per questa Società, secondo me, è riuscire a consolidarsi nella categoria. Vogliamo salvarci il prima possibile. La partenza è stata positiva, ma ricordo spesso ai ragazzi che come abbiamo fatto bene nelle prime sette partite – dice il tecnico con un’apprezzabile dose di autoironia – nelle prossime sette, potremmo fare zero punti! E’ un girone molto competitivo il nostro, perché ci sono squadre davvero forti e poi le altre hanno quei 4-5 giocatori forti, che ti fanno lavorare duro. Dobbiamo lavorare e basta. Questo è ciò che provo a trasmettere più di ogni altra cosa”.

Una bella sorpresa

Lo scorso anno il Pont Donnaz Hone Arnad Evacon ha raggiunto la Serie D, vincendo il campionato di Eccellenza con 45 punti dopo 21 gare. Squadra decisamente a trazione anteriore, quella di Cretaz, capace di realizzare ben 52 reti, per una media gol a partita di 2,5. L’approdo nella quarta serie, tuttavia, ha “costretto” il sodalizio valdostano a innestare delle nuove pedine nella rosa della prima squadra. Proprio su questo il tecnico ci confida che: “Ciò che ho detto più volte, anche quando si parla con gli altri staff, riguarda il livello di professionalità che hanno trasmesso i ragazzi arrivati da poco, a quelli che hanno vinto il campionato di Eccellenza. Un cambio di passo incredibile. Ho avuto la fortuna di fare il calciatore e ho allenato a partire dalla seconda categoria. Credo che non vi sia solo un gradino di differenza tra le due categorie, ma è proprio tutta un’altra cosa. I giocatori che arrivano dalla categoria superiore hanno portato davvero una professionalità che mi ha davvero colpito e stupito. Il gruppo ora, ha una professionalità davvero importante”.

PDHAE 20-21
Il Pont Donnaz Hone Arnad Evacon – Photo credits: pdhaecalcio.it

Un girone impegnativo

Il girone della Serie D che ha accolto il PDHAE, ovvero quello “A”, presenta molte insidie. Non sarà facile per nessuno. Lo sa bene Cretaz, che in questa categoria, da calciatore, ha disputato oltre 170 presenze e realizzato 24 reti, vestendo negli anni le maglie della Cossatese, della Canavese, dell’Alessandria, fino a quella della Pro Belvedere Vercelli. Infatti afferma: “Considerando un po’ tutto delle varie squadre, la storia, il pubblico, i giocatori e guardando la classifica del nostro girone, vedo che abbiamo il Varese, il Casale, la Folgore Caratese, il Chieri, il Legnano, la Caronnese, il Gozzano, la Sanremese e il Derthona. Sono tutte squadre importanti e tutte possono vincere il campionato. Le altre, poi, sono tutte formazioni forti. Non c’è alcuna squadra “materasso”. Abbiamo giocato sette partite e ogni punto è stato sudato. Abbiamo sempre avuto partite equilibrate. Del resto, tutti i colleghi sono preparati, così come le loro Società. Ero fuori da questa categoria da qualche anno, ma ora che siedo in panchina, vedo l’alto livello dei colleghi”.

Rappresentare una regione e il problema Covid

L’ultima volta che il campionato di Serie D ha ospitato una formazione valdostana è stato quello dell’edizione 2011-12. Per la prima volta dopo otto anni (finalmente), anche questa regione è tornata ad essere rappresentata da una propria formazione. Il PDHAE, dunque, non rappresenta soltanto i territori da cui prende il nome, ma una regione intera. Un motivo d’orgoglio in più, che Roberto Cretaz ci racconta così: “E’ stato davvero molto bello riportare una squadra valdostana in Serie D. Tutti parlano della squadra. Per noi è come giocare in Serie A. Arrivano molte emozioni dal fatto di giocare in questa categoria, in casa propria. Siamo riusciti a vincere a Varese. Davvero molto bello”.

Gli highlights di Città di Varese-PDHAE

L’epidemia da Covid sta imponendo una pausa molto lunga. Sul modo con cui il problema prova a essere arginato dallo staff del PDHAE, Cretaz ci racconta che: “Noi siamo partiti il 2 agosto, molto presto. Volevamo cercare di farci trovare pronti fin da subito, anche per evitare problemi fisici. Siamo partiti e siamo andati piuttosto bene. Quando torneremo a giocare una partita, saranno passati quasi 50 giorni. Con lo staff stiamo cercando di prepararci nel modo migliore, ma tutto rimane sempre un’incognita. La scorsa settimana abbiamo lavorato con i carichi al 100%, ma mancano ancora 2 settimane prima di giocare una gara. Ciò che conta, tuttavia, è la motivazione in allenamento. Quando hai la partita vicina è più facile avere motivazione dalla squadra, ma quando si deve attendere ancora, non è facile”.

Umiltà, puntando a essere squadra

In attesa della ripartenza del campionato, l’ultima cosa che chiediamo al tecnico del Pont Donnaz Hone Arnad Evacon, che nei panni del calciatore ha giocato anche in Serie B difendendo i colori del Monza tra il 1998 ed il 1999, è sapere quali sono gli obiettivi ai quali punta. Lui ci risponde così: “Stiamo lavorando alla giornata, cercando di essere sempre la squadra che ha sudato più di tutti in campo. Prima punteremo ai 40 punti, poi vedremo quale obiettivo potremo raggiungere. Viviamo in una regione dove il calcio è tornato in Serie D dopo tanti anni, dunque vogliamo goderci questo momento. Come ho detto, il lavoro paga. Se poi si prende il palo, o la traversa e perdiamo, ma abbiamo dato tutto, siamo a posto. Forse non saremo una squadra che darà spettacolo tirando 100 volte in porta. Siamo una squadra che ha voglia di lottare, che vuole trasmettere qualcosa sotto il profilo caratteriale. Solo dopo un po’ di tempo, secondo me, si può vedere un po’ di spettacolo, ma in questo momento dobbiamo essere molto pragmatici. Dobbiamo essere squadra. Mi piacerebbe finire il campionato e poter dire di essere una squadra. Inutile fare proclami. La Società ci ha messo a disposizione tutto. Dobbiamo essere orgogliosi di questo. Continuiamo a imparare, restando umili, senza illuderci del fatto di aver fatto 16 punti in queste prime partite”.

Autore: Adriano Fiorini

Si ringrazia per la disponibilità la Società PDHAE Calcio e il tecnico della prima squadra Roberto Cretaz.

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