La lunga peripezia del regalo di Natale perfetto

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Di Redazione Metropolitan

Fidanzati e mariti dall’origine dei tempi si approcciano con timore e titubanza alla ricerca del regalo di Natale per la propria dolce metà. La specie protetta in questione la riconosci dallo sguardo guardingo e passo incerto con cui varcano la soglia del negozio prescelto.

Solitamente li vedi vagare per le vie del centro o nei corridoi dei grandi magazzini in coppia o in branco. Che sia il collega, cognato o acerrimo nemico poco importa, il fine li rende tutti fratelli della stessa causa: fare un regalo decente!

Il processo decisionale può prevedere dalle quattro alle due settimane di incubazione, a seconda dell’ascendente zodiacale del soggetto medesimo.

D’altro canto noi donne, esperte predatrici del regalo perfetto, siamo brave a lanciare qua e là messaggi subliminali che vengono più o meno recepiti. In certi casi la situazione richiede l’utilizzo di mezzi pesanti come pagine di riviste di moda strappate e accidentalmente lasciate sul pigiama dell’incurante preda, oppure altre più tecnologiche, preferiscono direttamente intasare la chat direct di instagram.

Beate quelle fortunate elette dalla sorte che appartengono al 3% della popolazione affiancate da un esemplare di uomo  che sa sempre cosa desidera! Specificherei quasi una specie di “gran culo di Cenerentola moderna degli anni 2000” (Pretty woman sicuramente apprezzerebbe la citazione).

Ma poveri uomini, li stiamo sottovalutando troppo. Come in ogni storia che si rispetti spunta sempre in soccorso il jolly/fidato aiutante/fata madrina pronto a tirare fuori dai guai i nostri eroi preferiti. Codeste creature mitologiche altro non sono che le celeberrime commesse, muse ispiratrici, dee degli sconti, proclamatrici di affari. Grazie a loro, anno dopo anno, i nostri teneri beniamini riescono a portare in tempo sotto l’albero il dono tanto atteso.

Morale della favola (senza la quale sarebbe stato del tutto inutile leggere fino a qui) è che il caro buon vecchio Babbo Natale, inverno dopo inverno, assume sempre più fattezze femminili e più che di rosso ama vestire di nero (Chanel Docet) e sa bene che i pacchetti che preferiamo scartare sono di colore verde acqua oppure profumano di fava di tonka e mirra.

Grazie come sempre oh dee del glamour che supportate e sopportate i nostri timidi compagni di vita. La sorellanza tra donne, al contrario di quel che qualche mala lingua vorrebbe far credere, batte sempre ogni idea bislacca a forma di frullatore o auricolari senza fili elaborata dai nostri protagonisti inconsapevoli.

La lunga peripezia del regalo perfetto