Permacrisi è la parola dell’anno: cosa significa

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Di Giorgia Bonamoneta

Permacrisi è stata scelta come parola dell’anno dal Dizionario Collins e descrive non solo la sensazione di perenne crisi, ma anche il contesto di crisi senza fine. La motivazione della “vittoria” di permacrisi sulle altre parole nel 2022 è dovuta al fatto che il 2022 sia stato un anno orribile per moltissime persone. Il concetto di permacrisi però si può espandere oltre al 2022, non solo guardando indietro all’ultimo mese del 2019, ma anche nel futuro prossimo.

“Permacrisi” ci dà infatti la dimensione della crisi globale che stiamo vivendo non solo geograficamente, ma anche nella stratificazione delle crisi stesse. Dopotutto lo sappiamo la lingua è lo specchio di ciò che accade nella società e nel mondo, nel 2022, la sensazione di essere in perenne crisi è ancora più evidente. Per questo non poteva che essere permacrisi la parola del 2022

Cosa significa “permacrisi”?

Potrebbe andare peggio di così? Il 2022 è stato un anno complesso, che segue un periodo altrettanto difficile, preceduto da un altro anno duro. Dalla fine del 2019 il mondo è in perenne crisi, dalla pandemia alla guerra in Ucraina, passando per crisi economica e la crisi ambientale. Con permacrisi (permacrisis dall’inglese) si intende la “sensazione di vivere un periodo di crisi senza tregua“.

Eppure non è soltanto la sensazione di crisi quella che stiamo vivendo, ma un vero stato di permacrisi stratificata e complessa. Nella storia non ci sono momenti staccati gli uni dagli altri e sono tutti connessi come cause e conseguenze, ci sono però momenti di estrema complessità, proprio come quello che stiamo vivendo ora. Si tratta del risultato di una serie di crisi, non un fatto ma una somma di situazioni che non hanno fine e proseguono nel tempo

Riassume, in sostanza, quanto sia stato orribile il 2022 per così tante persone”, ha motivato il direttore di Collins Learning, Alex Beecroft, la scelta di permacrisi come parola dell’anno. Permacrisi riesce ad esplicare la complessità dei delle crisi che stiamo vivendo da più anni, inglobando nel proprio significato sia il concetto di tempo di crisi che quello di stratificazione e conseguenzialità delle crisi in corso. 

Non solo permacrisi: quali sono le altre parole dell’anno?

Permacrisi vince come parola dell’anno, ma gli studiosi del Dizionario Collins compilano un elenco di parole e frasi che più riflettono un anno. La scelta si basa su un database di fonti multimediali e social media e riflette il più possibile il mondo nell’arco di un anno. 

Nell’elenco delle 10 parole più influenti del 2022 si trovano:

  • Carolean (dall’inglese: carolingio) in riferimento a Carlo III;
  • Kyiv, la capitale dell’Ucraina (nome ucraino, a differenza di Kiev che è nome russo e molto utilizzato dall’Occidente);
  • Laefare, uso strategico di procedimenti penali per intimidire l’avversario;
  • Partygate, lo scandalo politico del governo di Boris Johnson durante il periodo pandemico;
  • Permacrisis (dall’inglese: permacrisi);
  • Splooting, sdraiarsi a pancia in giù come fanno i cani per rinfrescarsi;
  • Sportswashing, eventi sportivi sponsorizzati per ripulire la propria reputazione;
  • VibeShift (dall’inglese: cambiamento di atmosfera) in riferimento alle tendenze culturali;
  • Warm Bank (dall’inglese: banca calda), ovvero un edificio diverso dalla propria abitazione dove le persone vanno a riscaldarsi;
  • Quiet quitting (dall’inglese: licenziamento silenzioso) ovvero lavorare il necessario per non perdere il posto di lavoro; è l’opposto di stacanovismo.

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Articolo di Giorgia Bonamoneta.