Sta per iniziare una nuova settimana di arrivi nelle nostre sale cinematografiche. Questa settimana vi proponiamo come film da non perdere “Piccole donne” di Greta Gerwig e l’attesissimo “Hammamet” di Gianni Amelio con un irriconoscibile Pierfrancesco Favino
Piccole donne: le sorelle March al cinema
Dopo il successo di “Lady Bird”, Greta Gerwig torna al cinema e lo fa portando nelle sale “Piccole donne”, la trasposizione cinematografica del celebre e omonimo romanzo di Louisa May Alcott. Il 9 gennaio sarà dunque possibile rivivere al cinema le avventure di Meg, Jo, Amy e Beth, le quattro sorelle March che nel film sono già adulte mentre la loro infanzia ci viene raccontata attraverso alcuni flashback.
“Incontrarle adulte era lo specchio del mio aver ritrovato il libro da adulta. Volevo un film per ragazzi ma anche per gli adulti che guardandolo ritrovassero il rapporto con loro stessi da giovani”, spiega la regista del film Greta Gerwing che ha affermato di essersi ispirata anche ad Elena Ferrante, la misteriosa autrice de “L’amica geniale”, perché “quando ho letto il riferimento al mondo di Piccole donne”, ha detto, “ho capito che anche per questo mi sento connessa alla Ferrante, una sorta di bizzarro legame cosmico sotto il segno di Alcott”.
Hammamet: l’ultimo Bettino Craxi
Il 9 gennaio scopriremo se Gianni Amelio ha avuto ragione accettando la sfida di portare sullo schermo “Hammamet”, un biopic che racconta gli ultimi sei mesi di vita di Bettino Craxi in Tunisia. Il tutto a quasi vent’anni dalla scomparsa dello storico leader socialista morto proprio ad Hammamet il 19 gennaio del 2000. Il tutto con un film che riporta alla luce alcuni momenti drammatici della nostra storica come il processo “Mani pulite”.
Ad interpretare Bettino Craxi un irriconoscibile Pierfrancesco Favino che ha affermato di aver voluto soprattutto portare sullo schermo il lato umano di Craxi. Nel cast del film anche altri bravi attori come Claudia Gerini e Renato Carpentieri.
“Hanno fatto davvero un buon lavoro, ma più che nella somiglianza io confido nel fatto che Favino, grande attore e persona sensibile, abbia colto l’animo di Craxi, un uomo buono colpito da una grande ingiustizia”, ha detto invece la senatrice Stefania Craxi, figlia di Bettino, che da sempre si è battuta per la difesa della memoria del padre.