Pietro Castellitto oggi compie 32. Nonostante la sua giovane età la sua carriera è stata fin da subito in grande ascesa, nel gennaio 2024 uscirà il suo ultimo film Enea. Figlio di Sergio Castellitto e Margaret Mazzantini, inizia la sua carriera da attore all’età di tredici anni, recitando nel film Non ti muovere, sotto la regia del padre. Per cui continuerà a lavorare anche in altri film nel corso della sua carriera come: La bellezza del Somaro, e Venuto al mondo. Quest’ultimo, come il primo film in cui ha recitato, è tratto dall’omonimo romanzo della madre. Pietro oltre alla sua carriera da attore, procede nella sua carriera universitaria laureandosi in Filosofia, presso la Sapienza, Università di Roma. Nel 2018 reciterà nel film scritto da Zero Calcare e diretto da Emanuele Scaringi: La profezia dell’Armadillo. Mentre nel 2020 esce il suo primissimo film da regista e sceneggiatore i Predatori. Nel 2022 interpreta un personaggio a lui molto caro, Francesco Totti, in Speravo de morì prima. Pietro Castellitto oggi compie 32 anni: la sua carriera dai primi lavori fino ad Enea.
Pietro e il suo rapporto con il cinema
Pochi giorni fa Pietro ha rilasciato un’interessante intervista per La Repubblica. A breve uscirà il suo nuovo film Enea e ha tutti gli occhi puntati addosso. Tra le varie domande poste durante l’intervista vi sono alcune in cui il giovane regista parla del suo passato e della sua interiorità. Intervista, dunque, in cui forse di può scorgere qualcosa più della persona che dell’artista. Racconta dei suoi sogni da bambino, e del suo approccio al cinema, lavoro per il quale non si sentiva propenso, dice: “io questo mestiere non volevo neanche farlo. C’è stato un tempo in cui sognavo di fare il calciatore o il tennista e un altro in cui mi vedevo a insegnare filosofia. Non sono diventato sportivo e neanche professore. Faccio il regista, un onesto compromesso tra muscoli e testa” mentre adesso, vede il cinema in modo differente: “Mi ha permesso di esprimermi perché l’arte ha questo di bello: possiede il privilegio di dare senso al dolore. Per chi inventa, anche le esperienze dolorose possono trasformarsi in idee narrative e quindi acquisire senso”
I predatori è stato il suo primo lavoro come regista, distribuito nelle sale italiane il 22 ottobre 2020. Una trama molto articolata: il film è ambientato ad Ostia, e contiene una grande varietà di personaggi, appartenenti a ceti sociali differenti e con ideologie differenti. Oltre a lavorare come regista, Pietro interpreta anche Federico Pavone, giovane studente di filosofia. Un ruolo che non potrebbe calzare meglio. Il film vince il premio come miglior sceneggiatura al Festival di Venezia nel 2020. E riguardo a questo suo primo lavoro di regia, durante l’intervista per La Repubblica, racconta dell’ansia provata nel corso delle riprese: “La notte prima di cominciare I predatori, ero nella mia stanza a guardare il soffitto. Ero molto curioso di sapere quale sarebbe stata la mia prima inquadratura che ancora non conoscevo.” I predatori insomma fu un grande banco di prova per il giovane Castellitto, e alla fine fu un lavoro ben riuscito.
Enea nelle sale l’11 gennaio 2024
Presto, uscirà il suo nuovissimo film da regista. Tra gli attori vi saranno anche il padre, Sergio Castellitto, Benedetta Porcaroli e Matteo Branciamore. Il film è stato presentato all’80° Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Anche nell’ultima intervista per la repubblica Pietro ha rilasciato qualche commento sul nuovo film, parlando un po’ del rapporto tra due personaggi: Enea, il protagonista e il suo amico Valentino, dice “Valentino ed Enea covano i valori basilari dell’amicizia tra uomini: valori che hanno codici profondi, unici, struggenti. La loro è una storia di amicizia, ma è anche una storia d’amore perché le esperienze che condividi con il tuo migliore amico non possono essere condivise con nessun altro”.
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Marta Francesca Esposito