Poesie per la Festa del Papà: i componimenti d’autore più belli da dedicare

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Di Stella Grillo

Poesie per la Festa del Papà: nel nuovo numero della rubrica Letteratura per l’Infanzia, i componimenti più belli da dedicare in occasione del 19 marzo.

Poesie per la Festa del Papà, la tenera dichiarazione d’amore di alcuni grandi poeti

La Festa del Papà e le poesie: una correlazione che riporta alla mente una quel momento in cui, durante l’approssimarsi del 19 marzo, le maestre erano solite insegnare ai loro allievi componimenti da recitare in occasione della festa. Una tradizione che, fortunatamente, ancora persiste: la Festa del Papà è una ricorrenza nota in tutto il mondo nata fra i primi del ‘900. In Italia, la data è legata al culto di San Giuseppe, in quanto, considerato l’esempio per eccellenza di padre e marito devoto. Di seguito, tre poesie d’autore: Camillo Sbarbaro, Leonardo Sinisgalli e Salvatore Quasimodo. Una delle prime poesie in analisi per la Festa del Papà è A mio padre di Camillo Sbarbaro, poeta e scrittore ligure:

Padre, se anche tu non fossi il mio
Padre se anche fossi a me un estraneo,
per te stesso egualmente t’amerei.
Ché mi ricordo d’un mattin d’inverno
Che la prima viola sull’opposto
Muro scopristi dalla tua finestra
E ce ne desti la novella allegro.
Poi la scala di legno tolta in spalla
Di casa uscisti e l’appoggiasti al muro.
Noi piccoli stavamo alla finestra.

E di quell’altra volta mi ricordo
Che la sorella mia piccola ancora
Per la casa inseguivi minacciando
(la caparbia aveva fatto non so che).
Ma raggiuntala che strillava forte
Dalla paura ti mancava il cuore:
ché avevi visto te inseguir la tua
piccola figlia, e tutta spaventata
tu vacillante l’attiravi al petto,
e con carezze dentro le tue braccia
l’avviluppavi come per difenderla
da quel cattivo che eri il tu di prima.

Padre, se anche tu non fossi il mio
Padre, se anche fossi a me un estraneo,
fra tutti quanti gli uomini già tanto
pel tuo cuore fanciullo t’amerei.

Un fremito di tenerezza: così si potrebbe descrivere questa poesia in cui, Sbarbaro, ricorda immagini della sua infanzia dove il padre e la sua bontà sono protagonisti. E’ la narrazione dell’amore verso un padre che appare, come lui, un vivace ragazzo: ed è proprio per questo ”cuore fanciullo”, dice il poeta, che lo amerebbe ugualmente seppur fosse un estraneo. Di Camillo Sbarbaro è d’obbligo segnalare un’altra poesia dedicata al papà: Padre che muori tutti i giorni un poco pubblicata nella raccolta Pianissimo.

Al padre di Salvatore Quasimodo

Fra le più belle poesie per la Festa del Papà si ricorda anche quella di Salvatore Quasimodo dal titolo Al padre.

Dove sull’acque viola
era Messina, tra fili spezzati
e macerie tu vai lungo i binari
e scambi col tuo berretto di gallo
isolano. Il terremoto ribolle
da tre giorni, è dicembre d’uragani
e mare avvelenato. Le nostre notti cadono
nei carri merci e noi bestiame infantile
contiamo sogni polverosi con i morti
sfondati dai ferri, mordendo mandorle
e mele disseccate a ghirlanda.

Poesie per la Festa del papà - Photo Credits: donnad.it
Poesie per la Festa del papà – Photo Credits: donnad.it

Qui è riportata solo la prima strofa di questa lunga poesia in cui, Salvatore Quasimodo, intreccia la nobile figura del padre alla sua Sicilia. Scritta in occasione dei 90 anni del padre, esalta la bellezza della terra siciliana narrando la tragedia del 28 dicembre 1908, quando Messina fu distrutta dal terremoto. Il ricordo del padre e quello dell’isola lontana sono l’emblema di una felicità svanita, contrapposta all’amaro presente della città in cui vive.

Poesie per la Festa del Papà: A mio padre di Leonardo Sinisgalli

Fra l’elenco delle poesie per la Festa del Papà, non poteva mancare questo componimento del poeta-ingegnere. Qui, Leonardo Sinisgalli, esprime affetto e ammirazione verso il padre: per il suo modo di vivere semplice, fatto di duro lavoro e di consuetudini.

L’uomo che torna solo
a tarda sera dalla vigna
scuote le rape nella vasca
sbuca dal viottolo con la paglia
macchiata di verderame.L’uomo che porta così fresco
terriccio sulle scarpe, odore
di fresca sera nei vestiti. […]

È un uomo, un piccolo uomo
ch’io guardo di lontano.

È un punto vivo all’orizzonte.

Stella Grillo

Foto in copertina: brindisireport.it