Poldi Pezzoli: un romantico a Milano

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Di Redazione Metropolitan

Scopriamo insieme la casa-museo del romantico Poldi Pezzoli, grande collezionista d’arte e sostenitore della causa risorgimentale.

Prima di addentrarci nelle sale della splendida casa-museo di Poldi Pezzoli, é necessaria una piccola introduzione per calarci nel clima antiquario dell’epoca.

Siamo in Italia, intorno alla seconda metà dell’Ottocento e se parliamo di arte sicuramente a molti di voi verrà in mente il nome di Francesco Hayez e di una delle sue opere più famose: Il bacio.

F. Hayez, Il bacio. Episodio della giovinezza. Costumi del secolo XIV, 1859, Pinacoteca di Brera, Milano. (immagine dal web)
Poldi Pezzoli: un romantico a Milano
F. Hayez, Il bacio. Episodio della giovinezza. Costumi del secolo XIV, 1859, Pinacoteca di Brera, Milano. (immagine dal web)

Benissimo! Ma questo dipinto di cui tagliamo tutti ( molto “romanticamente”) una parte del titolo, che per esteso é: Il bacio. Episodio della giovinezza. Costumi del secolo XIV, al di là del significato patriottico celato dietro alla scena d’amore tra due giovani – che lo rende uno dei quadri iconici del Risorgimento italiano – esprime, con la precisazione “Costumi del secolo XIV“, uno degli aspetti più importanti del Romanticismo ovvero i Revivals.

Nel Romanticismo europeo sono famosi i Revivals di usi, costumi e mode risalenti al Medioevo, all’età antica tutti volti a rafforzare l’interesse per le tradizioni e la cultura popolare che sorgeva in quell’Europa in cerca della sua identità.

Ovviamente – come in qualsiasi ambito – nell’arte e nell’architettura, il Revival é filtrato dalla sensibilità dell’epoca in cui viene preso come riferimento e perciò non esprime propriamente i valori di un determinato secolo passato bensì linscape – ovvero il paesaggio interiore – delle persone che lo adottano come proprio. E qui, la casa-museo di Gian Giacomo Poldi Pezzoli rappresenta l’essenza del Romanticismo italiano dove ogni espressione dell’arte é in primo luogo espressione di una grande libertà interiore 

Chi era Gian Giacomo Poldi Pezzoli?

Giuseppe Molteni, Ritratto di Gian Giacomo Poldi Pezzoli bambino,
1830 ca., Milano Museo Poldi Pezzoli (immagine dal web)
Poldi Pezzoli: un romantico a Milano.
Giuseppe Molteni, Ritratto di Gian Giacomo Poldi Pezzoli bambino,
1830 ca., Museo Poldi Pezzoli, Milano. (immagine dal web)

Il conte Gian Giacomo Poldi Pezzoli nasce a Milano nel 1822, Gian Giacomo era il nipote del più famoso Gian Giacomo Trivulzio, VI marchese di Sesto Ulteriano, grande collezionista d’arte e tra i più esperti dantisti italiani. Gian Giacomo eredita non solo la grande passione di famiglia per l’arte e la letteratura ma l’immenso patrimonio economico che egli utilizza – dopo aver viaggiato a lungo in Europa ed esser venuto a contatto con figure di rilievo del collezionismo internazionale – per la realizzazione del suo progetto di una collezione d’arte italiana e della sua casa-museo.

C’è da aggiungere che Gian Giacomo non è solamente un intellettuale di nobili natali che ama divagarsi tra arte e letteratura in salotti lussuosi, ma é soprattutto un patriota che sostiene in prima linea la causa risorgimentale. Il conte partecipa ai moti risorgimentali del 1848 venendo per questo esiliato in Svizzera. Per cui la creazione della sua casa-museo e la volontà testamentaria di lasciarla ad uso della collettività pubblica non sono i capricci di un nobile stravagante ma il volere di un intellettuale che riconosce l’importanza dell’arte, della cultura e dell’istruzione per la creazione di valori condivisi e di una coscienza di un popolo basata su ideali umanistici e universali.

La casa-museo Poldi Pezzoli

Il museo é ospitato all’interno del palazzo di famiglia risalente al XVII secolo. Gian Giacomo affida a Giuseppe Balzaretto i lavori di ristrutturazione del palazzo. Per la creazione delle nuove sale dell’appartamento e delle collezioni, Gian Giacomo si avvale della collaborazione e della consulenza di grandi nomi dell’arte tra i quali Giovanni Morelli, Giuseppe Molteni, Giuseppe Bertini e Luigi Scrosati. Le stanze dell’appartamento, adornate da preziose opere d’arte, sono progettate come dei Revivals straordinari di epoche differenti come per esempio lo studiolo “in stile del Trecento” o la camera da letto in stile barocco.

Lo studiolo “in stile Trecento” o Gabinetto Dantesco

Foto d'epoca dello studiolo "in stile Trecento" di Poldi Pezzoli. (immagine dal web)
Poldi Pezzoli: un romantico a Milano
Foto d’epoca dello studiolo “in stile Trecento” . (immagine dal web)

Lo studiolo progettato da Giuseppe Bertini e Luigi Scrosati si ispira al Medioevo e alla figura di Dante (ricordiamo che il nonno di Gian giacomo era uno dei più grandi dantisti italiani) come si evince dalla vetrata colorata con il Trionfo di Dante relizzata da Giuseppe e Pompeo Bertini.

G. e P. Bertini, Il trionfo di Dante, 1851, vetro dipinto, Milano, Museo Poldi Pezzoli, Gabinetto Dantesco. (immagine dal web)
Poldi Pezzoli: un romantico a Milano
G. e P. Bertini, Il trionfo di Dante, 1851, vetro dipinto, Milano, Museo Poldi Pezzoli, Gabinetto Dantesco. (immagine dal web)

L’armeria

Rappresentazione d'epoca dell'armeria di Poldi Pezzoli. (immagine dal web)
Poldi Pezzoli: un romantico a Milano
Rappresentazione d’epoca dell’armeria. (immagine dal web)

L’ armeria tra le prime stanze realizzate, é progettata in stile neogotico da Filippo Peroni, distrutta durante la seconda guerra mondiale, é stata riallestita nel 2000 dal grande scultore Arnaldo Pomodoro.

Armeria del Museo Poldi Pezzoli, allestimento di Arnalo Pomodoro, Milano, Museo Poldi Pezzoli. (foto dal web) 
Poldi Pezzoli: un romantico a Milano
Armeria, allestimento di Arnalo Pomodoro, Milano, Museo Poldi Pezzoli. (foto dal web)

La sala nera

Foto d'epoca dell'allestimento della Sala nera del Museo Poldi Pezzoli, Milano. (foto dal web)
Poldi Pezzoli: un romantico a Milano
Foto d’epoca dell’allestimento della Sala nera del Museo Poldi Pezzoli, Milano. (foto dal web)

La sala nera, così chiamata per il rivestimento in ebano delle pareti e del soffitto, viene progettata da Bertini e Scrosati come salotto dove collocare il polittico fiammingo. La sala é andata distrutta insieme alla gran parte dell’appartamento durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale ma molti dei suoi arredi si sono salvati e oggi la sala é allestita cercando di mediare tra la fedeltà al modello ottocentesco e le odierne esigenze museali. Nelle due foto risalta la scultura intitolata Fiducia in Dio di L. Bartolini

Allestimento attuale della Sala nera del Museo Poldi Pezzoli, Milano. (foto dal web)
Poldi Pezzoli: un romantico a Milano
Allestimento attuale della Sala nera del Museo Poldi Pezzoli, Milano. (foto dal web)

Questi sono solo alcuni degli stupendi ambienti della casa ricca di meravigliose opere d’arte che diviene ben presto un luogo di ritrovo per studiosi, collezionisti e appassionati d’arte internazionale fino alla morte del conte nel 1879. Nel suo testamento, Poldi Pezzoli dispone che la sua casa e tutte le opere in essa contenute divengano una Fondazione Artistica “ad uso e beneficio pubblico in perpetuo colle norme in corso per la Pinacoteca di Brera”. Così il Museo, amministrato da Giuseppe Bertini caro amico e collaboratore del conte, viene inaugurato il 25 aprile 1881, durante l’Esposizione Nazionale di Milano.

Se siete a Milano, il Museo Poldi Pezzoli é un luogo da visitare assolutamente per chi vuole perdersi nel clima romantico dell‘Ottocento italiano.

Qui il link del Museo Poldi Pezzoli per tutte le info. Qui invece alcuni link di articoli di Hidden Places se siete stanchi delle solite mete: 24 ore a Wuppertal, Think different: l’Apple Museum di Praga, Il castello di Sammezzano: un sogno d’oriente in Toscana.

Martina Antonini