Polemica accesa sulla spigolatrice di Stifano a Cilento

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Di Redazione Metropolitan

Si è accesa una polemica sulla spigolatrice di Stifano, statua inaugurata ieri a Cilento, nella provincia di Salerno in Campania. La rappresentazione sensuale di una figura leggendaria della spedizione di Sapri di Carlo Pisacane sta facendo discutere molto la classe politica femminile del Pd. «È un’offesa alle donne e alla storia che dovrebbe celebrare», le dure parole di Laura Boldrini.

Polemica accesa sulla spigolatrice di Stifano: una rappresentazione sessista per le donne

La spigolatrice dello scultore Emanuele Stifano sta facendo molto discutere. La statua è stata inaugurata ieri a Cilento, nella provincia di Salerno, e la sua rappresentazione della donna ha sollevato molte polemiche soprattutto da parte della classe politica femminile. La notizia arriva da Valentina Santarpia del Corriere della Sera. L’opera di Stifano prende spunto dalla figura leggendaria della spigolatrice evocata in una poesia di Luigi Mercantini. Il poeta fa riferimento alla fallita spedizione di Sapri di Carlo Pisacane del 1857, che doveva innescare una rivoluzione antiborbonica nel Regno delle Due Sicilie.

Come riporta Santarpina sul Corriere, Mercantini racconta la vicenda storica dal punto di vista di una lavoratrice dei campi, addetta alla spigolatura del grano. La donna si ritrova ad assistere allo sbarco. Incontra Pisacane e se ne invaghisce. La spigolatrice si schiera quindi dalla parte dei 300 e li segue in combattimento. Rimane però impotente difronte al massacro da parte delle truppe borboniche. La spigolatrice è diventata così un simbolo del Cilento e della spedizione di Sapri.

Le critiche della classe politica femminile del Pd

La spigolatrice è rappresentata in modo seducente con un abito trasparente che mette in evidenza le forme sensuali del corpo femminile. Ad alcune esponenti della politica la raffigurazione di Stifano della donna è sembrata sessista. «È un’offesa alle donne e alla storia che dovrebbe celebrare – scrive su Twitter Laura Boldrini – Ma come possono perfino le istituzioni accettare la rappresentazione della donna come corpo sessualizzato? Il maschilismo è uno dei mali dell’Italia». Monica Cirinnà del Pd pretende addirittura la rimozione della statua, in quanto la spigolatrice risulta essere ancora una volta una rappresentazione della donna come puro corpo sensuale. «Uno schiaffo alla storia e alle donne che ancora sono solo corpi sessualizzati – afferma con forza Cirinnà -. Questa statua della Spigolatrice nulla dice dell’autodeterminazione di colei che scelse di non andare a lavoro per schierarsi contro l’oppressore borbonico. Sia rimossa!». Anche le esponenti del Pd di Palermo sono mortificate dalla rappresentazione della Spigolatrice che banalizza la donna e «vanifica ogni comizio in favore della parità di genere urlato dalle poltrone politiche di ogni istituzione».

La risposta della sindacata di Cilento e dell’artista

Antonello Gentile invece, sindaca di Sapri, afferma che nessuna parte sociale o politica ha criticato l’opera di Stifano. L’artista, da canto suo, difende la bellezza del corpo umano e il fascino che esercita su di lui, ribadendo che avrebbe persino rappresentato la donna completamente nuda. «Penso sia inutile dare spiegazioni a chi vuole assolutamente vederci depravazioni o cose varie», sono state le parole di Stifano in risposta alle critiche sollevate dalla classe politica femminile.