Praia a Mare, l’inchiesta Amici in comune e i bandi truccati

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Di Stefano Delle Cave

Il comune calabrese di Praia a Mare è stata travolto dalle indagini della Guardia di Finanza. Secondo l’inchiesta denominata Amici in comune esisteva nel municipio calabrese un sistema per truccare bandi e concorsi e favorire amici compiacenti. A quanto riporta QuiCosenza, coinvolto anche il sindaco di Praia.

Amici in comune e l’inchiesta sui bandi truccati

L’inchiesta Amici in comune, fonte Qui Cosenza

Falsità ideologica, turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, rivelazione di segreto d’ufficio e falso ideologico in atto pubblico. Sono questi i reati di cui dovranno rispondere 14 persone indagate dalla Procura di Paola. A quanto riporta QuiCosenza, Tra di esse il sindaco di Praia, ora ai domiciliari. Altre 8 persone, professionisti e imprenditori tra cui l’ex sindaco di Tortora, hanno ricevuto il divieto temporaneo di stipulare contratti con la pubblica amministrazione. Questo è il risultato di un’inchiesta denominata Amici in comune che ha letteralmente investito Praia a Mare.

Gli inquirenti infatti hanno svelato l’esistenza di un sistema con cui venivano truccati da funzionari pubblici e bandi e concorsi per favorire gli amici. Spunta ad esempio il caso di un appalto per il trasporto scolastico dove sarebbe stato interamente concordato il bando con l’imprenditore aggiudicatario. Questo ha comportato addirittura l’eliminazione di una fermata presso una scuola elementare perchè il tragitto era considerato troppo costoso. Oppure un concorso pubblico per un operaio specializzato è stato truccato inviando le domande da imparare a memoria a casa al candidato amico.

Il caso della scuola elementare di Via Verdi

L’episodio più inquietante svelato dagli inquirenti è quello della procedura negoziata per i lavori d’adeguamento sismico di una scuola elementare in Via Verdi a Praia. Qui i commissari di gara, avrebbero falsificato il verbale di gara favorendo un amico. Sarebbero stati infatti invitati imprenditori compiacenti che non avrebbero risposto all’invito favorendo un esito già scontato.

Un risultato messo in discussione da un sorteggio resosi necessario per la presenza di un altro imprenditore. Un imprenditore che avrebbe vinto un sorteggio resosi per legge necessario ma di cui non c’è traccia sul verbale con il suo bigliettino estratto finito in mille pezzi. Si è proceduto invece ad un miglioramento delle offerte. Questi con un ribasso del solo 0,1 % sul preventivo ha ottenuto l’incarico per cui era già stato designato fin dall’inizio.

Stefano Delle Cave